“Voglio rivolgermi a ogni persona che abita questo pianeta.…we need a conversation which includes everyone, Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti.” (LS, 3, 14).
Durante la Settimana Laudato Si’, Trócaire e l’Università Tecnologica di Dublino (TUD) hanno collaborato per lanciare la mostra fotografica “Caring for Our Common Home” che celebra il coraggio delle persone che hanno preso posizione per creare un mondo più sicuro, più pulito e più giusto.
La mostra è stata aperta dalla Vicedirettore Generale di Trócaire, Finola Finnan, e dalla Vicepresidente per la Sostenibilità di TU Dublino, Jennifer Boyer. Boyer ha introdotto il documento di Intento Strategico dell’Università che ha tre pilastri: Persone, Pianeta e Partenariato.
Il presidente della TUD, professor David FitzPatrick, ha dichiarato: “Alla TUD di Dublino stiamo intraprendendo un viaggio entusiasmante verso il 2030 e vi invitiamo a unirvi a noi per creare insieme un mondo migliore”.
La mostra, che durerà fino al 29 luglio, presenta i ritratti di alcune delle donne e degli uomini coraggiosi con cui Trócaire lavora per difendere le loro comunità. Include anche immagini di attivisti in tutta l’isola d’Irlanda che prendono posizione per realizzare un mondo più sostenibile.
I partecipanti sono invitati a riflettere sui sette Obiettivi del Laudato Si’ , prendere un piccolo impegno verso la giustizia ecologica e sostenere la Business and Human Rights campaign del Trocaire. We are all invited to consider how we might play our part. How will you play your part in caring for our common home?
Siamo tutti invitati a considerare come potremmo fare la nostra parte. Quale sarà il tuo impegno nella cura della nostra casa comune?
Scopri come puoi essere coinvolto durante il Tempo del Creato
“Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (LS 49).