Ogni anno durante il Tempo del Creato, i cristiani dei sei continenti si riuniscono per pregare, agire e difendere la nostra casa comune.

Ogni anno viene presentato anche un nuovo tema e un nuovo logo per i cristiani che si riuniscono per prendersi cura del creato di Dio.

Il tema di quest’anno è “Una casa per tutti? Rinnovare l’Oikos di Dio” e il logo riflette questo tema:  la tenda di Abramo, che simboleggia “una casa per tutti”.

Abramo e Sara aprirono la loro tenda come dimora per tre estranei, che si rivelarono angeli di Dio (Genesi 18). Creando una casa per tutti, il loro atto di radicale ospitalità è diventato fonte di grande benedizione.

La tenda di Abramo è simbolo della nostra chiamata ecumenica a praticare la cura del creato come atto di radicale ospitalità, salvaguardando un posto per tutte le creature, umane e non, nella nostra casa comune, la casa (oikos) di Dio.

In questo Tempo del Creato, prendete in considerazione la possibilità di collocare la “tenda di Abramo” nel giardino della chiesa o in uno spazio verde come segno di ospitalità per tutti gli esseri esclusi. Le comunità potrebbero essere invitate a pregare con e per i vulnerabili della comunità. Magari portate elementi del creato nella tenda per pregare con voi.

La tenda può anche essere presente  simbolicamente durante gli eventi o  il culto durante il Tempo del Creato, come segno dell’intenzione della comunità di creare una casa per tutti.

La tenda di Abramo sarà stata probabilmente aperta su più lati, quindi, chiunque fosse passato si sarebbe sentito il benvenuto. La tenda è spesso l’emblema del dialogo, soprattutto tra le religioni monoteiste nate da Abramo.

Oggi è un segno della nostra chiamata interreligiosa e interdisciplinare a creare spazi sicuri per il dialogo e il discernimento. La tenda rappresenta un luogo di rifugio. Ci collega con i senzatetto, i rifugiati e tutti coloro che sono in movimento e sfollati a causa degli effetti del cambiamento climatico. 

Il Salmo 84 ci ricorda che nella casa di Dio (oikos), anche il passero trova una casa per costruire un nido e deporre le uova.

Nel Vangelo di Giovanni 1,14 (TILC), leggiamo che “Colui che è ‘la Parola’ è diventato un uomo ed è vissuto in mezzo a noi uomini”. Il simbolo della tenda può ricordarci come Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi come segno dell’amore di Dio. L’amore è la radice della nostra fede, che ci spinge ad amare il nostro prossimo coltivando e mantenendo la nostra casa comune.

La tenda è anche un segno di semplicità. Soprattutto tra i giovani, la tenda e lo zaino simboleggiano l’essenziale, la sufficienza, il vivere con i propri mezzi, il viaggiare leggeri sulla terra.

Come le persone nomadi e seminomadi di oggi, Abramo e Sara sapevano cosa significasse essere vulnerabili, dipendere dalla bontà della terra, rispettarne i ritmi e vivere nella fiducia. La tenda è un segno del pellegrino riconoscente che sa che mentre attraversiamo questa vita, la nostra impronta sulla Terra deve essere leggera.

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