Nella Giornata Mondiale del Rifugiato ricordiamo e onoriamo i milioni di persone sfollate a causa di conflitti, persecuzioni e ora anche per gli effetti negativi del cambiamento climatico. Tra queste anime coraggiose c’è Arouna Kande, un migrante climatico senegalese, il cui viaggio nel film La Lettera non solo evidenzia la difficile situazione dei rifugiati ambientali, ma fa anche luce sull’interconnessione tra degrado ambientale, giustizia sociale e l’urgente necessità di un’azione collettiva.

Oggi commemoriamo la storia ispiratrice di Arouna e il suo incontro con Papa Francesco durante la realizzazione del documentario ambientale “La Lettera”.

I “villaggi annegati”, come questo in Senegal, portano alla migrazione di intere comunità.

I pericoli della migrazione climatica

Le perturbazioni ecologiche hanno un impatto sproporzionato sulle comunità vulnerabili, portando a migrazioni forzate alla ricerca di condizioni di vita più sicure e sostenibili. Arouna Kande, come molti altri, ha trovato i suoi amici intrappolati nella morsa spietata della migrazione climatica.

Nato e cresciuto in Senegal, Arouna ha assistito in prima persona al graduale deterioramento della sua terra natale a causa dell’aumento delle temperature, della desertificazione e dell’innalzamento del livello del mare. Mentre “il mare si è preso le nostre case”, il sogno di Arouna di andare all’università ha trovato un futuro incerto.

Rimasti con poche scelte, i cari di Arouna intrapresero viaggi pericolosi, lasciandosi alle spalle tutto ciò che avevano di più caro. Attraversando mari insidiosi, sopportando condizioni meteorologiche avverse e affrontando i rischi del traffico di esseri umani, molti alla fine raggiungono l’Europa, dove hanno cercato rifugio e l’opportunità di ricostruire le loro vite.

Arouna incontra Papa Francesco e condivide la sua storia.

“La Lettera” e l’incontro con Papa Francesco

Riconoscendo il significato delle sue esperienze, Arouna è stato invitato a incontrare Papa Francesco, uno dei principali sostenitori della giustizia ambientale e dei diritti dei migranti. Il loro incontro è stato un incontro profondamente commovente in cui Papa Francesco ha abbracciato Arouna, ascoltato la sua storia ed espresso la sua profonda preoccupazione per la difficile situazione dei migranti climatici.

 

Arouna condivide come è cambiata la sua storia dall’uscita del film “La Lettera” “Rispondendo al film La Lettera: Dove andiamo da qui?

Dopo il viaggio e il suo incontro con Papa Francesco, Arouna si è iscritto all’università per studiare servizi all’infanzia. Oggi parla anche con i leader religiosi in Senegal per ricordare a tutti che parlare del cambiamento climatico “non riguarda i musulmani, non riguarda i cattolici, non riguarda gli animisti; riguarda il mondo intero”.

Il nostro ruolo come Chiesa

Come cattolici, spetta a noi impegnarci in sforzi collettivi per mitigare il cambiamento climatico, ridurre le emissioni di gas serra e sostenere politiche che diano priorità al benessere delle persone e del pianeta.

L’Enciclica del Papa, Laudato Si’, ci ricorda il rapporto integrale tra ecologia e dignità umana, esortandoci a proteggere le popolazioni vulnerabili colpite dal cambiamento climatico. Insieme possiamo costruire un futuro in cui nessuno sia costretto a lasciare la propria casa a causa della devastazione ambientale.

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