Di Roberto Meraviglia
Animatore Laudato Si’, Circolo LS di Canegrate (MI) e membro della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta)
Prima che si spengano le luci sull’importante evento della “Marcia della Pace 2021” ci sembra giusto ricordare e dare una testimonianza scritta del viaggio affrontato per la prima volta in bici da Canegrate a Perugia in con il progetto di FIAB Nazionale denominato “PACICLICA”. Dovevamo raggiungere Perugia in soli 3 giorni con una media di percorso di oltre 150 Km al giorno, ero titubante nell’affrontare un viaggio così lungo, ma poi mi sono detto: perché non buttare la bici altre oltre l’ostacolo? E dare credenza alla vita del Poverello d’Assisi con i suoi stupendi esempi?
Ci siamo aggregati agli amici del gruppo di Brescia, già veterano di questo evento, abbiamo avuto insieme un breve momento di raccoglimento presso la stele di Piazza della Loggia diretti alla volta di Ferrara (175 Km). Durante il viaggio ci siamo fermati per una breve sosta al bel Santuario delle Grazie nei pressi di Mantova, luogo dove ogni anno in occasione della festa dell’Assunta si radunano decine di madonnari da tutto il mondo che con i loro gessetti colorati dipingono grandi riproduzioni di qualità dedicati alla Madonna.
La tappa di venerdì prevedeva Ferrara – Bagno di Romagna (170 Km. ) e durante il viaggio ci siamo fermati a Conselice nel Ferrarese, ai confini del Parco del Po dove siamo stati accolti dall’ Azione Cattolica facendoci visitare il museo all’aperto dedicato alla “Libertà di stampa” e in una teca era visibile una “pedalina” un’antica stampante appunto a pedali, che durante la guerra Mondiale consentiva di stampare clandestinamente comunicati della resistenza.
Da lì dopo la calorosa accoglienza e un ottimo ristoro offertaci dal gruppo Alpini locali siamo ripartiti in direzione Bagno di Romagna, passando per Santa Sofia nel Parco delle foreste Casentini. Incuranti della giornata uggiosa e fredda abbiamo superato il micidiale passo del “carnaio” (già il nome fa capire la caratteristica!!) che ci ha portati a destinazione nella bella località termale nota fin dai tempi dei Romani.
Sabato 9 ottobre era terzo e ultimo giorno e il più impegnativo dal punto di vista fisico con 160 Km e molte salite, giornata sempre fredda e piovosa che ci avrebbe condotto a Perugia attraversando il Verghereto, nei cui pressi del Monte fumaiolo dove ci sono le sorgenti del Tevere. Fortunatamente dopo una dura salita c’è sempre una bella discesa d’affrontare a rotta di collo! Da lì siamo scesi percorrendo la bellissima (fortunatamente interdetta alle auto) l’ex statale Tiberina che ci ha portato a Pieve Santo Stefano. Anche qui siamo stati accolti dall’ Azione Cattolica che ci ha mostrato un museo unico nel suo genere: il “Piccolo Museo del Diario”, un archivio che raccoglie documenti cartacei Italiani in forma di diario, lettere e memorie autobiografe. E’ un piccolo museo, ma di “piccolo “ ha solo il nome vista la sua vastità e importanza delle opere inserite, ora completamente digitalizzate. Mi ha colpito, fra le tante memorie, quella nella stanza “terra matta” con il diario di Vincenzo Rabito semianalfabeta, ma dotato di grande ironia e ancor di più il diario scritto sul lenzuolo matrimoniale di Cecilia Marchi, in questa Stanza è veramente appeso un lenzuolo da letto matrimoniale scritto fittamente dalla Marchi dopo la morte del marito, veramente una grande emozione!!
Ripartiti ci siamo instradati sulla ciclabile del Tevere attraversando Città di Castello e dopo parecchi Km. su ciclabili in piena sicurezza siamo giunti nella serata a Perugia. Lì avevamo appuntamento con gli altri gruppi di cicloturisti di diverse parti d’Italia (Verona, Torino, Parma, Grosseto, Roma) convergenti tutti per partecipare alla “ Marcia della Pace “ dell’indomani, Domenica 10 Ottobre con l’onore di aprire l’immenso corteo.
Che dire? E’ stata una stupenda esperienza come tutti i viaggi che svolgiamo durante tutto l’anno che lasciano sempre qualcosa a cui riflettere, pedalando in questo tratto d’Italia ho capito ancora una volta della bellezza di essere fortunati ad essere circondati da territori di bellezze storico- culturali da scoprire con la lentezza della bicicletta oltre a questo questo viaggio è stato anche in onore della Pace e all’ambiente che darebbero a questo nostro mondo, inondato da mille conflitti e inquinato all’inverosimile, un mondo diverso, forse più bello?
Mi piacerebbe che lo capissero anche i potenti della Terra!