Intenzione mensile
Ottobre ​2023

Per il Sinodo: Preghiamo per la Chiesa, perché adotti l’ascolto e il dialogo come stile di vita a tutti i livelli, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo verso le periferie del mondo (Intenzione di preghiera del Papa)

“La cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione. Gesù ci ha ricordato che abbiamo Dio come nostro Padre comune e che questo ci rende fratelli.” (LS 228).

 

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​Preghiera per l’ascolto (dal Libro di Preghiere del MLS)

Santissima Trinità, Creatore, Salvatore e Ruah, Attraverso la tua Parola di vita Tutto è stato ed è creato, Tutto è stato redento ed è chiamato alla redenzione, Tutto era unito nel Tuo seno d’amore ed è chiamato a vivere in comunione.

Per te, cara Trinità, Tutta la creazione è un esercizio costante di ascolto della Tua Parola In modo che possiamo incarnare la Parola nelle nostre vite.

Insegnaci, dunque, ad ascoltare veramente la tua Parola creatrice e creativa. Ricordaci che la Tua Parola è presente e può essere ascoltata in ogni essere vivente. Possiamo noi ascoltare e comprendere il Tuo messaggio presente in tutta la natura. Apri le nostre orecchie e il nostro cuore e insegnaci forza e coraggio affinché possiamo ascoltare il dolore e la sofferenza di nostra sorella madre terra e di coloro che sono più colpiti dalla crisi socio- ambientale.

Amen.

 

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Riflessione mensile
Confermiamo il nostro “sì”: Riflessioni su Mt 21,28-32​

L’Animatrice Laudato Si’ Suor. Maria Inez, della Congregazione delle Suore Benedettine Missionarie di Tutzinz, è membro della Scuola della Comunità del Cuore Immacolato di Maria nella città di Olinda, stato di Pernambuco, nel nord-est del Brasile.

Andare dalla Chiesa locale fino ai confini del mondo è il grande fascino di questo mese missionario. Siamo costretti a lasciare la nostra zona di comfort, abbandonare la nostra autoindulgenza e andare verso le periferie esistenziali. Perché è audace, la speranza sa guardare oltre le comodità personali, le piccole sicurezze che accorciano i nostri orizzonti, per farci aprire ai grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa, come insegna Papa Francesco e tutti coloro che si impegnano nel il suo invito a vivere il Progetto di Dio. Una forte espressione di ciò è stata la nostra partecipazione alla GMG e il nostro impegno nelle azioni del Tempo del Creato che mirano a lasciare che la giustizia e la pace scorrano come un fiume possente.

La liturgia della prima domenica di ottobre ci sfida a confermare il nostro “sì a Dio” e mette in risalto la chiamata rivolta all’essere umano a credere nella bontà del Creatore e a fare la volontà di Dio. Gioiosi di essere figli di Dio diciamo “sì”. Non è un compito facile o semplice poiché richiede di lasciare andare i nostri progetti personali e meschini. Dire “no” al progetto di Dio è abbandonare la strada che ci conduce alla felicità eterna e alla gloria di contemplare Dio faccia a faccia. Osiamo, allora, confidare in Dio e a lasciarci guidare dalla sua Parola.

Il brano evangelico (Mt 21,28-32) deve essere compreso nel contesto dell’insegnamento di Gesù (didaskalia). La narrazione è la parabola dei due figli. C’è un legame tra padre, figlio, lavoro e vigna. Il Regno può essere paragonato ad una vigna che deve produrre frutti buoni e saporiti. Ogni essere umano è invitato a lavorare nella vigna, nella coltivazione quotidiana di questa realtà che viene piantata con le nostre mani, simbolo della costruzione, della sinergia di tutti. Nel Vangelo di questa domenica la risposta del figlio maggiore è “Non voglio”. Tuttavia si pentì, capì il suo ruolo importante nella coltivazione della vigna e si prese cura di suo padre. Il padre andò dal secondo figlio e gli fece la stessa proposta. Il figlio rispose: “Sì, signore, lo farò”, ma non lo fece. Quale dei due ha fatto la volontà di suo padre?

La parabola si riferiva direttamente ai leader religiosi, che criticavano la preferenza di Gesù per i peccatori. I “peccatori”, disprezzati dai capi del popolo, hanno saputo ascoltare Giovanni Battista, credere nel suo messaggio e cambiare vita, mentre i capi “non hanno creduto in lui”. Non basta mostrarsi brave persone: è necessario compiere opere di giustizia, lavorare per la vita e la libertà. Il Regno non appartiene a coloro che si ritengono giusti ma ai peccatori che credono e cambiano vita.

Domande su cui riflettere
  1. Uniti dalla forza della preghiera e unti dallo spirito di missione, qual è il tuo livello di partecipazione alla costruzione di una Chiesa in uscita, come ci incoraggia a fare Papa Francesco?
  2. Vedi una connessione tra il tema del Vangelo di oggi (Mt 21,28-32), “Sì a Dio”, e il lasciare che la giustizia e la pace scorrano come un fiume possente nel contesto del Tempo del Creato?
  3. Se riesci a mettere in relazione le due situazioni, cosa ti servirebbe per lasciare la tua Chiesa locale e sperimentare il movimento di essere una Chiesa sinodale?
  4. Chiediti se durante questo Tempo del Creato, come seguace di Cristo nel nostro cammino sinodale, hai potuto vivere l’esperienza della condivisione, del lavoro e della preghiera affinché la nostra casa comune possa ancora una volta brulicare di vita.
  5. Qual è stato l’impatto delle azioni intraprese nel Tempo del Creato 2023 sul tuo ruolo di custode del Creato per salvaguardare la sostenibilità del Pianeta, la nostra Casa Comune? 

 

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Una Storia di eco-conversione
Eco-conversione: una storia basata sulle sfide locali​

Leonor de Freitas, Animatrice Laudato Si’ , Angola

La mia storia di eco-conversione è iniziata durante l’adolescenza, ma solo superficialmente perché mi sono attivata solo per ottemperare agli ordini del preside della scuola. Nella mia età adulta, invece, è scaturita dalla sfida che mi è stata lanciata di prendermi cura della nostra casa comune. La mia perseveranza nella cura dell’ambiente e nella protezione della nostra casa comune è diventata più efficace con la lettura dell’Enciclica socio-ambientale Laudato Si’ di Papa Francesco. È stato attraverso quella lettera che ho potuto riscoprire la mia missione come cristiana di prendermi cura della nostra casa comune.

Ciò che ho visto, considerando lo scenario intorno a me, è una mancanza di impegno verso gli altri da parte di molti cristiani. Questo perché l’eco-conversione è proprio una preoccupazione che dobbiamo condividere nei confronti di tutto ciò che ci circonda, soprattutto quando rischia la distruzione a causa di azioni irresponsabili da parte degli stessi esseri umani. Questo essere umano ha dimenticato che i suoi vicini rischiavano la distruzione.

Dobbiamo però trovare meccanismi per difendere questo vicino, la Natura, come essere che ha anche diritto ad avere personalità giuridica e diritti da tutelare. Questa garanzie e protezioni devono far parte delle priorità dei governi, da qui la necessità di formare comunità pronte a difendere i diritti della natura nelle loro realtà locali.

È importante, però, rispondere all’attuale crisi ambientale che tutti stiamo vivendo e avvertendo. In Angola assistiamo al degrado ambientale causato dalle azioni umane, anche a causa di una totale mancanza di conoscenza riguardo alla cura del creato e alle conseguenze che possono derivare dal non farlo.

Riguardo ai problemi che stiamo vivendo, è importante continuare a sensibilizzare sulle migliori pratiche in termini di smaltimento dei rifiuti, soprattutto tra le persone che vivono in prossimità dei canali di scolo per scoraggiare pratiche dannose per la salute pubblica in generale e per gli ambienti marini in particolare. Da qui la necessaria perseveranza nelle azioni pubbliche volte a incoraggiare la tutela dell’ambiente.

Pertanto, è importante dare spazio alla Natura affinché possa svolgere il suo lavoro ed esistere come lo ha inteso il Creatore. A tal fine è necessaria una profonda trasformazione spirituale, una nuova spiritualità, che implica il pentimento, un cambiamento della mente e del cuore nonché nuovi atteggiamenti e nuove relazioni.

“Il cambiamento è qualcosa di auspicabile, ma diventa preoccupante quando si muta in deterioramento del mondo e della qualità della vita di gran parte dell’umanità.” (LS 18).

 

 

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Ascoltare il grido creato

Attività con Animatori in Angola

 
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Ascoltare il canto del creato

Leonor, Animatrice della Laudato Si’, in un’attività locale

 

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Agire
“Laudate Deum”, la nuova esortazione di Papa Francesco

Dopo aver annunciato la necessità di un “aggiornamento” della Laudato Si’, Papa Francesco pubblicherà il 4 ottobre la “Laudate Deum”, un’esortazione apostolica sulla cura della casa comune.

In otto anni, i segni dei tempi e delle scienze umane ci hanno mostrato che le sfide che l’umanità si trova ad affrontare si sono aggravate drammaticamente. La scienza ha evidenziato sfide ecologiche globali sempre più profonde. Questa esortazione di Papa Francesco è motivo di rinnovata speranza.

Guarda questo evento in cui scienziati, religiosi e laici condividono i messaggi più importanti della nuova esortazione e ci aiutano a capire quanto siano importanti per la nostra vita quotidiana.

 

Guarda l’evento

 

 

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I valori fondamentali del MLS: Costruire Ponti

Scopri di più su ciascuno dei 10 valori fondamentali che fondano la missione e l’identità del MLS

 

Leggi qui la riflessione teologica

 

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