• “Il nostro consumo sfrenato di combustibili fossili e la distruzione delle foreste stanno alzando le temperature e causando grandi siccità”, dice il Papa
  • La Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato (Giornata del Creato) del 1° settembre segnerà l’inizio del Tempo del Creato fino al 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi e primo anniversario dell’uscita del film ‘La Lettera’
  • Per celebrare questo Tempo Ecumenico i fedeli sono invitati a compiere tre semplici azioni.

“Possa la nostra casa comune traboccare ancora una volta di vita”. È l’auspicio espresso da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata del Creato, che si celebrerà il 1° settembre. Il messaggio è stato presentato oggi, nell’ambito della Settimana Laudato Si’, in una conferenza stampa presso la Santa Sede, con la la partecipazione tra gli altri, del Cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e di Tomás Insua, Direttore Esecutivo del Movimento Laudato Si’

Come ha spiegato Czerny “Papa Francesco aggiorna l’immagine biblica del fiume al XXI secolo, richiamando l’attenzione sui fiumi fisici che oggi tanto maltrattiamo, dimostrando di essere un’immagine cruda della crisi ecologica”. Quest’anno il tema del Tempo del Creato – che inizierà il 1° settembre e terminerà il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi e primo anniversario della prima del film ‘La Lettera’ – è ‘Che la giustizia e la pace scorrano’, parole che, come sottolinea Papa Francesco nel suo messaggio, si ispirano a quelle del profeta Amos: “Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne!” (Am 5:24).

“Dio vuole che regni la giustizia”, sottolinea il Papa, che “è essenziale per la nostra vera vita di figli creati a immagine di Dio, non meno di quanto l’acqua sia essenziale per la nostra sopravvivenza fisica”. Pertanto, “la giustizia e la pace possono scorrere come un fiume inesauribile di acqua pura nutrendo l’umanità e tutte le creature”. Tuttavia, “gli effetti di questa guerra si vedono in tanti fiumi che si stanno prosciugando” in gran parte perché “il nostro rapace consumismo alimentato da cuori egoisti, sta sconvolgendo il ciclo dell’acqua del pianeta”.

In  questo modo, Papa Francesco denuncia che proprio “la nostra sfrenata combustione di combustibili fossili e la distruzione delle foreste stanno facendo alzare le temperature e provocando grandi siccità”, mentre “la terribile penuria d’acqua affligge sempre più le nostre case, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli”.

Per questo Papa Francesco invita “tutte le persone di buona volontà” a realizzare una “trasformazione dei nostri cuori, dei nostri stili di vita e delle politiche pubbliche che governano le nostre società”.

Tomás Insua ha sottolineato la dimensione “profetica” di questo messaggio del Papa. “In linea con il suo magistero fino ad ora, questo ultimo messaggio non tergiversa sulla drammatica urgenza dell’emergenza climatica”, ha osservato, così come “non tergiversa sui potenti interessi che guidano la distruzione .” Lo fa, inoltre, “mentre la maggior parte degli altri leader mondiali, in particolare i più potenti, rimangono tiepidi e sottomessi agli interessi corporativi”, sostenendo così il suo “modello di leadership morale”.

Come celebrare il Tempo del Creato

Quest’anno, per celebrare il Tempo del Creato siamo invitati a partecipare in tre modi molto semplici:

  1. Inserisci il tema e il simbolo del 2023 (“Un fiume possente”) nelle liturgie domenicali o in un servizio di preghiera comunitario.
  2. Denuncia gli impatti dell’ingiustizia climatica ai leader del governo nazionale inviando una preghiera, una storia o un’immagine per sollecitare un’azione coraggiosa al vertice sul clima (COP28) di novembre.
  3. Partecipare agli eventi globali che si terranno il 1 settembre, il 30 settembre e il 4 ottobre.

Tutte le informazioni saranno disponibili sul sito  www.TempoDelCreato.org/it/  

Per maggiori informazioni: Gabriel López Santamaría, Direttore della comunicazione del Movimento Laudato Si`

+34 691 907 261 / [email protected]

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