Quando l’anno scorso, in piena pandemia, mi è stata proposta la possibilità di seguire il corso da Animatore Laudato Si’, non ho esitato: è stato un cammino bello, interessante e fraterno, arricchito dalla conoscenza di tanti cristiani italiani impegnati per la cura della Casa Comune. Da lì alla celebrazione del Tempo del Creato 2020 il passo è stato breve, seppure contornato da difficoltà dovute al reiterarsi dei contagi nel nostro piccolo comune.

Appoggiata dalla fraternità francescana secolare “Santa Croce”, che dal 2004 è la mia seconda famiglia, dal parroco e da alcune delle associazioni, religiose e non, presenti sul territorio moliternese, anche quest’anno ho voluto rimarcarne l’importanza. Non potevamo, quindi, iniziare questo tempo forte (quasi come un nuovo avvento o una nuova quaresima) senza partire da Lui, che tutto ha creato, tutto ci ha dato in custodia, tutto ci ha permesso di utilizzare per il bene nostro e dei nostri fratelli: piante, animali o uomini. Ecco quindi che, dopo aver allestito la Tenda di Abramo in uno dei luoghi simbolo della vita sociale del nostro paese, la Villa Comunale “Unità d’Italia”, abbiamo pensato ad un’adorazione eucaristica che coinvolgesse tutta la comunità, persino coloro che sarebbero passati distrattamente di lì ma che il Signore avrebbe certamente chiamato presso di sé anche solo per un semplice segno di croce. 

In continuità con il 2020, abbiamo dato a questo evento il titolo simbolico di “Veglia alle Stelle” e, malgrado l’inquinamento luminoso del centro del paese e nonostante l’accentuata instabilità meteorologica dei giorni precedenti (tanto da farci spostare la data iniziale), la serata è stata mite, dolce e piena di stelle! 

L’allestimento della Tenda doveva far comprendere a chi si univa a noi che, come dice papa Francesco, “tutto è connesso”: l’acqua, la terra, i fiori, le piante, i frutti, il fuoco, anche una radice ormai secca sono, insieme all’Uomo e partendo da Dio, un unico, grande, immenso Cuore che pulsa; i canti, invece, scelti dal repertorio liturgico e dalla musica pop italiana, dovevano accompagnare sobriamente ma anche aiutare a vivere il momento con raccoglimento e affinità profonda verso il prossimo e la Casa di tutti!

Gesù Eucaristia brillava luminoso e l’ombra che si stagliava contro la Tenda sembrava un altro ostensorio, un rafforzamento della presenza viva di Cristo in mezzo a noi. Le riflessioni preparate ma ancor più il silenzio dell’adorazione personale, in un’assemblea composta e rispettosa delle disposizioni anti covid, è stato rotto solo dal cigolio dell’altalena da cui un bimbo non riusciva a staccarsi e dallo sgorgare dell’acqua dalla vicina fontana, monumento ai caduti di tutte le guerre. Anche le auto sembravano non voler disturbare un momento così profondo e attraversavano l’area piano e senza far rumore. Perfino i giostrai, venuti a Moliterno in occasione della festa patronale di Maria del Monte Vetere, hanno spento i loro altoparlanti e si sono accostati a Lui.

Attimi indimenticabili e dal forte valore comunitario, quelli vissuti, quindi, davanti all’Eucaristia il 7 settembre scorso, attimi che incidono il nostro intimo solo se ne condividiamo i fondamenti: “senza di Lui non possiamo far nulla”.