ASSISI – Con la conferenza “Laudate Deum. Leggiamola insieme” si è concluso anche ad Assisi il Tempo del Creato. Il 4 ottobre, festa di San Francesco, è stato un giorno ricco di eventi importanti per tutti coloro che hanno a cuore l’ecologia integrale.

Come ogni anno, questa data ha segnato la conclusione di Tempo del Creato, il periodo ecumenico di preghiera per la nostra casa comune che si apre il 1 settembre con la Festa del Creato. Anche Assisi, capitale della Laudato Si’ e tutta l’Umbria, cuore verde d’Italia, hanno celebrato con tante iniziative questo tempo di grazia, in comunione con tanti fedeli in tutta Italia e nei vari angoli del mondo.

In particolare, quest’anno la città del Poverello ha vissuto questo tempo con passo sinodale, mettendo insieme nel cammino le varie anime che caratterizzano la sua spiritualità che tanto rappresenta per il mondo intero. Abbiamo provato per la prima volta a coordinare, in un programma armonico, varie iniziative promosse insieme ai protagonisti del progetto “Assisi Terra Laudato Si” che è stato benedetto nella festa di Pentecoste dal card. Michael Czerny (prefetto del Dicastero Vaticano per la Promozione dello Sviluppo Umano e Integrale) e da mons. Domenico Sorrentino (vescovo di Assisi-Nocera-Gualdo e di Foligno): dalla Diocesi di Assisi alle famiglie francescane, dalla Pro Civitate Christiana al FAI.

Ciascuno, secondo la propria storia e gli spazi che può mettere in condivisione, ha partecipato in maniera preziosa a questo Tempo del Creato. La Diocesi di Assisi, come ormai da tradizione, ha aperto dal Santuario della Spogliazione il sentiero di Francesco, la marcia Assisi-Gubbio. Poi il Sacro Convento ha inaugurato il “fiume possente” nel giardino della basilica superiore, uno spazio di incontro e preghiera dove centinaia di pellegrini, famiglie, giovani e adulti hanno potuto gustare la contemplazione e l’impegno per un mondo dove “scorrano giustizia e pace”.

Gli uffici ecumenismo e dialogo delle diocesi “sorelle” di Assisi e di Foligno hanno curato la preghiera ecumenica diocesana, che si è svolta il 2 settembre in riva al fiume Topino, molto partecipata e ricca di spunti di preghiera e riflessione. E ancora il Cortile di Francesco, con preziosi spunti sul tema di “Essere in regola”, la festa del Cantico vissuta a San Damiano, luogo che ha visto comporre la lauda di Francesco, la Porziuncola dove ogni sabato abbiamo pregato il rosario con uno sguardo sugli elementi del Cantico e citazioni della Laudato Si’, la Cittadella Laudato Si’ dove ogni venerdì è andata in onda la proiezione del film “La lettera. Un messaggio per la nostra terra” prodotto dal Movimento Laudato Si’.

Anche nel resto dell’Umbria ci sono stati eventi molto belli e partecipati, che hanno consentito a centinaia di fedeli di poter pregare e documentarsi sulla nostra casa comune: dalla diocesi di Perugia che ha ospitato le numerose iniziative del Circolo Laudato Si’, al festival “madre terra sorelle stelle” vissuto a Amelia e Narni, dalle attività del MASCI di Foligno insieme ai gruppi della regione, alle attività svolte a Città di Castello dagli Animatori o dal Circolo Laudato Si’ di Perugia.

Di seguito un breve video che racconta i momenti salienti di questo mese di grazia.

 

Il 4 ottobre, inoltre, è anche stata pubblicata l’esortazione apostolica “Laudate Deum”, aggiornamento dell’enciclica Laudato Si’.

Da “Laudato si” a “Laudate Deum”, in otto anni sembra quasi completarsi nei documenti di Papa Francesco la dinamica della lode. Da un lato il “Laudato si” francescano, il tentativo di lodare il Signore attraverso tutte le sue creature, senza l’uso di parole; dall’altro lato il “Laudate Deum”, come azione attiva di contemplazione e di benedizione degli uomini e di tutto il Creato.

Laudato si’ mi Signore, alla forma passiva, nasce in Francesco di Assisi dalla consapevolezza che “nullu homo ene dignu te mentovare”, cioè nessun uomo è degno di nominare Dio. L’uomo, come nelle prediche agli uccelli degli affreschi di Assisi, parla con la bocca chiusa, non ci sono parole che possano esprimere il dialogo sincero tra creatura e creatore.

Laudate Deum, alla forma attiva, esprime la corporeità tipica dei Salmi, in cui il sentire, il toccare, il parlare sono atti di conoscenza e di relazione con Dio, che si commuove, si adira, tende l’orecchio, plasma la terra. Esprime il desiderio, tipico di ogni persona, di vivere nella relazione con Dio, vivendo con coerenza la relazione con le donne e gli uomini, e con tutta la creazione.

Ne abbiamo parlato nell’incontro “Laudate Deum. Leggiamola insieme” al Sacro Convento di Assisi, accompagnati dalle riflessioni di mons. Luciano Paolucci Bedini (vescovo di Gubbio e di Città di Castello) e Suor Roberta Vinerba (direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi), con la partecipazione di mons. Domenico Sorrentino (vescovo di Assisi), Stefania Proietti (sindaco di Assisi), fra Marco Moroni (custode del Sacro Convento) e Antonio Caschetto (Movimento Laudato Si’).

Possa questa esortazione darci ulteriore stimolo nell’impegno comunitario verso la conversione ecologica, nel rapporto con Dio, con i fratelli e le sorelle, con il creato, e con noi stessi. Un rapporto che sia dominato dal desiderio di un mondo migliore e dalla sincerità del cuore.