Ascolta la voce del Creato – #chiamati alla responsabilità è il titolo della mobilitazione promossa dal Movimento Laudato Si’ che ha inizio domenica 18 settembre in vista delle prossime elezioni politiche. La mobilitazione è stata presentata in occasione dell’ultimo incontro online degli Animatori e dei Circoli Laudato Si’ aperto a tutti.
Ad ispirare il titolo della mobilitazione sono le parole di Papa Francesco che, nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, 1° settembre, scrive: “Ascoltando queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi”.
La presentazione della campagna ha avuto luogo in occasione dell’Incontro mensile degli Animatori e dei Circoli Laudato Si’ aperto a tutti di lunedì 12 settembre (video), durante il quale i partecipanti hanno avuto modo di ascoltare gli interventi di esperti che hanno ripercorso l’impegno “costituente ieri e oggi”.
Ha partecipato all’apertura dell’appuntamento Sua Eminenza Card. Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha portato i suoi saluti ed ha condiviso parole di incoraggiamento
“Sono contento di partecipare a questo incontro, perché vorrei dirvi GRAZIE!”.
Un grazie che, Sua Eminenza, ha voluto rivolgere a tutti gli animatori impegnati nella Cura del Creato: “C’è davvero tanta necessità che i circoli crescano, affinino le loro “battaglie”, perché c’è un enorme bisogno di fronte a ciò sta succedendo a tutti i livelli”.
Ma quale dev’essere il nostro impegno quotidiano? Per il Cardinal Zuppi il termine deve essere declinato al plurale perchè gli impegni a cui siamo chiamati sono tanti e vari: “perché preoccuparsi della “casa comune” vuol dire preoccuparsi di tanti aspetti della casa comune, ( che sono n.d.r.) decisivi. Il vostro impegno, quindi, il vostro sforzo è esattamente in questo senso e l’Enciclica (Laudato Sì n.d.r.) offre, con l’ulteriore sviluppo dell’Enciclica Fratelli Tutti, la possibilità di conservare insieme la stessa ed unica casa comune. Credo quindi che un terreno di incontro, di alleanze, di dialogo con forze e sensibilità anche diverse – ha concluso Sua Eminenza – sia importante per trovare nella casa comune un terreno di incontro”.
La mobilitazione invita ad ascoltare la voce del creato, tema di quest’anno delle celebrazioni per il Tempo del Creato (1 settembre – 4 ottobre), periodo ecumenico di preghiera e azione per la casa comune, ed a rispondere con responsabilità a questa “chiamata”. Nell’Appello, promosso in collaborazione con Retinopera, si legge: «Siamo chiamati ad interrogarci sul delicato momento storico che stiamo vivendo.
La nostra casa comune, dunque, necessita della responsabilità condivisa dell’intera famiglia umana, come avvenne nel 1946, quando, sulle rovine della Seconda Guerra Mondiale, gli italiani furono chiamati a votare per la costituente e per il loro futuro.
“Ma perchè, oggi, votare è così importante? è da questo interrogativo che – spiegano i promotori – è nata l’idea di una mobilitazione che mettesse al centro il Creato ed il Bene Comune. In questo periodo storico il voto oltre ad essere un importantissimo momento di partecipazione in cui decidere in quale direzione vogliamo costruire il futuro delle prossime generazioni – aggiungono – rappresenta anche un “dono” che ci è stato fatto da chi ha donato la propria vita per la Democrazia”.
Il voto rappresenta un momento di partecipazione in cui decidere, di fronte alle sfide attuali, in quale direzione vogliamo costruire il futuro delle prossime generazioni. In questo tempo, in cui come Cristiani siamo chiamati a pregare e ad agire per la nostra Casa Comune, vogliamo lanciare una mobilitazione per cogliere il Kairos, il momento favorevole per assumerci la responsabilità di cittadini attivi e recuperare il valore del voto come dono ricevuto da chi ha offerto la propria vita per la nostra democrazia.». Per questo, il simbolo della mobilitazione è un’urna con su scritto “fragile, maneggiare con cura”. Quell’urna rappresenta il Creato, a cui con il voto è possibile e doveroso dare voce.
Intorno al “Roveto Ardente” simbolo di Tempo del Creato 2022 i relatori e compagni di strada del Movimento Laudato Si’, lo storico Tiziano Torresi, il costituzionalista Luigi D’Andrea e l’economista Leonardo Becchetti sono intervenuti alla tavola rotonda per spiegare che votare e far votare è un vero e proprio dovere che i cattolici hanno.
L’arduo compito di introdurre il tema è stato affidato al professor Tiziano Torresi che, magistralmente, ha ripercorso l’impegno politico dei cattolici dal ‘46 ai giorni nostri. “I cattolici sono stati in grado, in quella fase storica, di essere uomini e donne di relazioni, di mettersi in dialogo con tutti e capire che per costruire l’Italia era indispensabile porsi a confronto con altre culture ed orientamenti senza imporre il proprio giudizio ma, per usare un’immagine evangelica, essere lievito nella pasta. Se dunque è vero che come credenti siamo chiamati ad essere credibili per rendere la nostra fede luminosa agli occhi del mondo – ha aggiunto il prof. Torresi – questo vale altrettanto per il nostro impegno di cittadini responsabili; quindi questa chiamata alla responsabilità oggi più che mai è importante per rendere giustizia a quell’amore e a quella libertà sociale che ci hanno consegnato le precedenti generazioni”.
A ribadire la nostra chiamata alla responsabilità e a sottolineare il parallelismo con il 1946, è stato Luigi D’Andrea, Costituzionalista e presidente del MEIC – Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, che, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di queste occasioni di confronto e dialogo costruttivo. “Il ruolo giocato dai cattolici può esserci da guida. I padri costituenti – come anche Torresi ha spiegato – hanno saputo operare come ponti tra le diverse culture politiche presenti nella costituente”. Ed è proprio questo modus operandi dei cattolici, capaci di costruire e stare in relazione, che ha portato ad una delle Costituzioni più belle del mondo.
Per il Professor D’Andrea “noi (inteso come umanità) oggi siamo chiamati a mettere in relazione, a costruire relazioni per esempio tra livello istituzionali diversi, dal comune alla dimensione internazionale. Dobbiamo tessere relazioni tra il sistema economico e sociale, un impegno non facile, ma qui siamo chiamati a far maturare i nostri talenti”.
Partecipare al voto, alla vita pubblica, quindi è un vero e proprio dovere civico: “siamo chiamati a scegliere, dentro il quadro delle proposte esistenti, quella che ci sembra più vicina alle nostre prospettive e se nessuna di questa ci piace dobbiamo lavorare per fare nuove proposte. Oggi non possiamo disertare le urne, ma dobbiamo informarci, confrontare le proposte ed a non fermarci agli slogan”.
Tra i relatori, coinvolgente è stato l’intervento dell’economista Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Direttore Scientifico di “Next”, già Membro del Comitato Tecnico – Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani: “Come cittadini attivi – ha detto il Professore – dobbiamo essere mossi dal discernimento e dal gusto di fare cose per gli altri”. Per Becchetti il segreto per essere lungimiranti è la generatività, perché solo così possiamo essere realmente soddisfatti. “Oggi dobbiamo insistere su quelli che sono il perseguimento dei nostri valori come la cittadinanza attiva e l’inclusione”.
A presentare nel dettaglio l’appello sono state le giovani Animatrici Laudato Si’ Elisabetta Guenzi e Miriam Resta – Corrado, le quali hanno riportato i punti cardine su cui siamo chiamati a riflettere:
- Pandemia, come opportunità per comprendere che “tutto è connesso” e che ciò che avviene dall’altra parte del mondo ci riguarda. Onorare la memoria delle vittime e di chi ha offerto la propria vita nel prendersi cura del prossimo e di chi sta “facendo i conti” con le conseguenze, e far sì che non si creino più le condizioni che hanno alterato gli equilibri ambientali e hanno permesso il passaggio del virus tra specie.
- Terza Guerra Mondiale a pezzi, in particolare in Ucraina, dove il desiderio egoistico degli interessi geopolitici sempre più legati alle fonti fossili sta distruggendo interi popoli e sta mettendo a rischio i principi della Democrazia e i diritti umani;
Clima, transizione ecologica giusta e nuovi stili di vita, al fine di ridurre i consumi e gli sprechi e mettere in atto il passaggio dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili, aumentando l’impegno nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti da Agenda 2030 e dalle Conferenza delle Parti sul clima e sulla biodiversità delle Nazioni Unite (COP27 e COP15).
“Per quanto riguarda le attività proposte – hanno spiegato le Animatrici – è stato predisposto un vademecum che, i singoli aderenti all’iniziativa, potranno accomodamento utilizzare insieme alle grafiche fornite dal Movimento”. Le varie iniziative sui singoli territori saranno poi “ri-lanciate” tramite una campagna social, che darà visibilità a tutti “gli uomini e le donne di buona volontà” che hanno deciso di impegnarsi per la nostra Casa Comune.
Nella preghiera, Antonio Caschetto, coordinatore dei Programmi per l’ Italia, ha ricordato Suor Maria De Coppi, comboniana missionaria recentemente assassinata in Mozambico che scriveva: “Gli ultimi due anni sono stati molto duri. Al nord del Paese è in corso una guerra per i giacimenti di gas e la gente soffre e scappa: nella mia parrocchia ci sono 400 famiglie che arrivano dalla zona di guerra. Poi è venuto il ciclone. Infine l’anno scorso la siccità si è prolungata per tanto tempo. Oggi a Nampula c’è una estrema povertà”. Cecilia Dall’Oglio, Responsabile Programmi Italiani e Direttrice Associata Programmi Europei del Movimento Laudato Si’, ha quindi commentato queste parole nelle quali si trovano riferimenti alle sfide attuali, citando l’Enciclica Fratelli Tutti «è prevedibile che, di fronte all’esaurimento di alcune risorse, si vada creando uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni» (Fratelli tutti,17) ed ha voluto ricordare come “L’industria dei combustibili fossili, il suo potere economico sproporzionato, l’influenza politica e la natura distruttiva delle sue attività, hanno portato a una connessione frequente tra l’estrazione di combustibili fossili, la sofferenza umana, il Creato e il conflitto”.
L’incontro si è concluso con l’accorato appello alla Responsabilità di Cecilia Dall’Oglio: “In questo Tempo del Creato portate il vostro fuoco, diffondete l’Appello, convincete a votare e fate capire quanto importante sia andare verso la direzione giusta per le future generazioni! Votate informati; votate con il cuore, perché l’urna elettorale, da noi raffigurata come un contenitore “fragile”, rappresenta i nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita, muoiono e soffrono insieme a tutto il Creato. Portate questo appello ora a chi ha perso questa fiducia nel “contare” per rispondere insieme alla voce del creato! Non possiamo liberare il mondo dalla pandemia, dalle guerre e dal saccheggio, ma, sicuramente, possiamo fare la nostra parte! Che quando i nostri nipoti tra 30 anni guarderanno indietro a questo momento siano fieri di noi come noi oggi siamo grati ai giovani del ’46 per aver offerto la loro vita per lasciarci il dono del voto e per la responsabilità condivisa nel gettare le fondamenta nella costituente. Certamente non possiamo fare tutto, liberare il mondo dalla pandemie, dalle guerre, dal saccheggio del creato e dalle conseguenze sui più fragili, ma possiamo fare la nostra parte!!! Oggi davanti alla distruzione in Ucraina, in Mozambico, ai fratelli siriani che scappano dalle rovine di 11 anni di guerra arrivati morti a Pozzallo, come ha denunciato padre Camillo Ripamonti del Centro Astalli dei gesuiti a Roma oggi – si, perché la guerra è solo distruzione – non vogliamo costruire un mondo diverso?”
(*) Nota: le citazioni degli interventi sono la fedele trascrizione dalla registrazione video dell’incontro ma non riviste da chi le ha pronunciate.