Da domenica 6 novembre, delegazioni e governi si sono riuniti in Egitto per la 27a Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, nota più comunemente come COP27. Tra incontri e dibattiti il film La Lettera darà ai partecipanti alla COP27 uno slancio per alzare il livello morale delle loro ambizioni nella mitigazione delle emissioni di combustibili fossili.
Proiezioni e una mostra di video documentari del film La Lettera metteranno in luce argomenti chiave come l’impatto sproporzionato della crisi sui paesi in via di sviluppo, l’alleanza tra fede e scienza e il valore di una prospettiva cattolica sulla crisi climatica.
Questi temi evocati dalle scene del film faranno eco alla preghiera di Papa Francesco affinché “COP27 e COP15 possano servire a unire la famiglia umana (cfr ibid., 13) nell’affrontare efficacemente la doppia crisi del cambiamento climatico e della riduzione della biodiversità .”
È necessario un confronto. La COP27 non solo verificherà se i governi possono rispondere all’urgenza di questa crisi, ma anche se il loro dialogo può essere informato da testimoni e sopravvissuti alle catastrofi ambientali. Nel film stesso, Papa Francesco ci ricorda che un dialogo così vario è “come un coro” dove “dobbiamo cantare insieme. E in questo momento unità significa salvare Madre Terra, salvare la biodiversità, salvare noi stessi e i nostri figli”.
In effetti La Lettera ha il potere di unire e diversificare le conversazioni alla COP27. Attraverso il film la voce dei poveri, degli indigeni, dei giovani e della fauna selvatica viene finalmente portata in tavola.