“Siamo contemplativi e siamo attivisti. Ci dilettiamo nel canto della creazione e rispondiamo con compassione al grido del creato. Pratichiamo una “spiritualità ecologica” dal ritmo lento fatta di riflessione e di preghiera, e pratichiamo un attivismo frenetico per far fronte all’urgenza della crisi”.

Il “carisma Laudato Si’” del MLS incarna un paradosso intrinseco, una tensione intrinseca. Da un lato, dobbiamo essere molto radicati nella “spiritualità ecologica” dal ritmo lento proposta da Papa Francesco (LS 216) che ci nutre in questo cammino impegnativo. D’altro canto, dobbiamo aumentare il nostro attivismo e le nostre campagne per promuovere “un’azione decisiva, qui e ora” (LS 161) in linea con la drammatica urgenza della crisi ecologica. Dobbiamo andare piano. E dobbiamo andare veloci. Siamo contemplativi. E siamo attivi. Ci sforziamo di essere mistici. E ci sforziamo di essere profeti. Ci sforziamo di essere. E ci sforziamo di fare.

Questo paradosso del lento-veloce è la risposta naturale all’altro paradosso del “Canto del Creato e del Grido del Creato” su cui riflettiamo nei ritiri Laudato Si’ del MLS. Rispecchia l’invito di San Paolo: “rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto” (Rm 12,15). Vale a dire, la sublime bellezza del messaggio di Dio nella Creazione (il Canto del Creato) ci invita a rallentare e a sviluppare una “spiritualità ecologica” per unirci al coro del Creato nel lodare Dio. D’altra parte, diventare “dolorosamente consapevoli” (LS 19) del grido straziante del Creato, quell’insieme di grida umane e non umane spinte dalla crisi ecologica, ci porta a un attivismo frenetico per guidare un’azione decisiva a tutti i livelli per affrontare questa crisi con l’estrema urgenza che richiede.

Dobbiamo abbracciare questo paradosso che non è una contraddizione che ci costringe a scegliere l’uno piuttosto che l’altro. Questa tensione fa parte della vita della Chiesa fin dall’antichità affrontata da santi e studiosi che descrivono la Vita Contemplativa e la Vita Attiva (vita contemplativa e attiva). In effetti, molti hanno riformulato questa tensione come un duo fruttuoso, Misticismo e Profezia, che si arricchiscono a vicenda.
La necessità di un’eco-spiritualità dal ritmo lento

Dobbiamo rallentare per diversi motivi: trovare tempo per la quiete e il silenzio, essenziali per approfondire la nostra “conversione ecologica”; rigenerarci, poiché l’attivismo è duro per i nostri corpi e le nostre anime; e rompere la logica della “rapidizzazione” (LS 18) della società moderna che è al centro della crisi ecologica.

 La necessità di un attivismo frenetico

D’altra parte, dobbiamo accelerare e recuperare il ritardo con la crisi ecologica in continua accelerazione. “La nostra casa [la nostra casa comune] è in fiamme”. L’unica risposta accettabile ad una casa in fiamme è una risposta estremamente rapida e decisiva per versare quanti più secchi d’acqua possibile nel fuoco, nel minor tempo possibile. Ogni minuto perso significa che viene inflitto un danno irreversibile a questa casa e ai suoi abitanti, alla creazione di Dio, ai poveri e alle generazioni future.

Nel MLS abbiamo una grande responsabilità. Il potenziale combinato del tesoro Laudato Si’ e delle dimensioni della comunità cattolica è gigantesco. Dobbiamo sfruttare questo potenziale e metterlo a frutto il più rapidamente possibile e sulla più ampia scala possibile.

Ancora più lentamente, ancora più velocemente: il paradosso si approfondirà con l’aggravarsi della crisi

Saranno necessarie entrambe le cose poiché la crisi ecologica continua a peggiorare. Dovremo rallentare ancora di più, per approfondire la nostra conversione ecologica e rigenerarci. E dovremo accelerare ancora di più i nostri sforzi, per tenere il passo con la crisi ecologica in continua accelerazione.

Invece di dover andare piano e veloce, come affermato nell’introduzione, dobbiamo andare sempre più lentamente e più velocemente.