Cathopic (Gabriel Chable Peralta)

“Oggi l’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con sé stessa, che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente,” (Laudato Si’, no. 141)

Un approccio integrale riconosce la sacralità e il potenziale di tutta la creazione: tutto è essenziale e serve uno scopo vitale. “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo.” (1 Corinzi 12:12). Tutta la creazione è stata creata per essere in ordine armonioso. Fin dall’inizio, Dio ci ha creati come esseri sociali e se non impariamo a relazionarci con gli altri, non possiamo né vivere né sviluppare potenzialità (Gaudium et Spes, n. 12).

L’adozione di un approccio integrale ci spinge a prestare attenzione al principio dell’Insegnamento sociale cattolico, Chiamata alla Famiglia, alla Comunità e alla Partecipazione. Ci rendiamo conto che il nostro mondo, la nostra casa comune, opera in modo interdipendente: ecologico, sociale e culturale. Ci sintonizziamo contemporaneamente al Grido della Terra e al Grido dei Poveri, rendendoci conto che i nostri doveri verso l’ambiente sono legati ai nostri doveri verso la persona umana (Caritas in veritate, n. 51).

Si tratta di un cammino di radicale conversione interiore, dove si rinnova il nostro rapporto con Dio, con gli altri e con il creato. Un approccio integrale vede le realtà sociali come aventi implicazioni sull’ambiente e viceversa. Sono intrecciati. Un approccio ecologico veramente integrale è anche un approccio sociale. “Deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri.” (Laudato Si‘, n. 49).

Lavorando verso un’ecologia integrale, sosteniamo il principio della cura della creazione di Dio. Apprezziamo e proteggiamo la vita in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale. “Quando non si riconosce nella realtà stessa l’importanza di un povero, di un embrione umano, di una persona con disabilità – per fare solo alcuni esempi –, difficilmente si sapranno ascoltare le grida della natura stessa” (Laudato Si’, n. 117). Tutti gli sforzi, in diversi campi, possono lavorare verso una missione condivisa, sostenendo il bene comune.