
Mentre i leader mondiali si preparano per la COP 30 di Belém, le voci della Chiesa si uniscono in tutti i continenti per invocare coraggio, solidarietà e giustizia di fronte alla crisi climatica. I Presidenti delle Conferenze Episcopali Cattoliche d’Europa, riuniti a Fatima (7-10 ottobre), hanno inviato una lettera alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
I Vescovi hanno esortato l’UE a rafforzare il suo impegno per una giusta transizione energetica, a garantire che i finanziamenti per il clima sostengano le regioni più vulnerabili, in particolare nel Sud del Mondo, a promuovere il ripristino della biodiversità e la protezione di ecosistemi vitali come l’Amazzonia e a integrare prospettive etiche e spirituali, come quelle della Laudato Si’, nel processo decisionale. Hanno chiesto una “conversione ecologica”, una trasformazione nel modo in cui viviamo, produciamo e ci relazioniamo con il pianeta.
Questo appello è in linea con le voci crescenti della Chiesa, come quelle dei Vescovi del Sud del Mondo, che hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in vista della COP 30, all’inizio di luglio: Un appello per la giustizia climatica e la casa comune. Hanno ricordato al mondo che l’Amazzonia, il bacino del Congo e altri ecosistemi vitali non sono semplici “risorse”, ma spazi sacri di vita che sostengono l’umanità. Il loro appello ha esortato le nazioni più ricche a onorare i loro impegni finanziari per il clima, a proteggere i difensori dell’ambiente e a porre la dignità umana al centro della transizione ecologica.
Il 4 novembre, leader religiosi di tutte le religioni in Francia si sono riuniti per pubblicare una dichiarazione congiunta. Questa dichiarazione è stata letta pubblicamente a Lourdes, durante l’Assemblea Plenaria dei Vescovi di Francia, un momento di grande attenzione per la comunità cattolica e che ha ottenuto copertura mediatica nazionale. Negli anni precedenti, simili dichiarazioni interreligiose erano passate quasi inosservate, pubblicate silenziosamente online, senza l’attenzione del pubblico. Quest’anno segna una svolta. Il testo finale include un chiaro appello a eliminare i combustibili fossili e a finanziare la transizione ecologica per tutte le popolazioni, facendo eco ai recenti appelli dei vescovi del Sud del Mondo. Nello stesso periodo, la Conferenza Episcopale Spagnola, insieme a più di trenta organizzazioni, tra cui Greenpeace ed ECODES, ha lanciato un forte messaggio ai leader mondiali, descrivendo la crisi climatica come “un’urgenza morale” che richiede un’azione radicale e immediata.
Eppure, mentre aumentano questi appelli morali, la decisione dei Ministri dell’Ambiente dell’UE, concordata il 5 novembre, rivela un contrasto che fa riflettere. Dopo quasi 20 ore di negoziati, i ministri hanno concordato un obiettivo climatico indebolito per il 2040, una mossa che i gruppi ambientalisti hanno descritto come “un risultato deludente”. Sebbene l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% rimanga, solo l’85% sarà raggiunto a livello nazionale, mentre il restante 5% sarà esternalizzato all’estero attraverso crediti di carbonio internazionali, un meccanismo criticato per aver minato la decarbonizzazione dell’Europa stessa.
Tuttavia, tra questi segnali contrastanti e le preoccupazioni per i passi indietro, ci sono alcune buone notizie. Oltre alla decisione per il 2040, l’Unione Europea ha anche concordato un obiettivo di emissioni per il 2035, necessario per il suo Contributo Determinato a Livello Nazionale (NDC) nell’ambito dell’Accordo di Parigi, per ridurre le emissioni dell’UE tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990. Questo garantisce che l’Europa non arriverà alla COP 30 a mani vuote.
To summarise the Laudato Si’ Movement’s position ahead of COP30, you can read our joint letter “A Faith-Based Appeal for Justice and Action: EU Climate Leadership at COP30,” signed together with members of the European Laudato Si’ Alliance (ELSiA), which calls for bold and compassionate EU leadership in Belém.
Per riassumere la posizione del Movimento Laudato Si’ in vista della COP 30, puoi leggere la nostra lettera congiunta “Un appello basato sulla fede per la giustizia e l’azione: la leadership dell’UE sul clima alla COP 30″, firmata insieme ai membri dell’Alleanza Europea Laudato Si’ (ELSiA), che richiede una leadership dell’UE coraggiosa e compassionevole a Belém.





