Belém fue confirmada como ciudad sede de la COP30 en diciembre de 2023 – Foto: Raphael Luz/Agência Pará

Il Movimento Laudato Si’ è grato per la pubblicazione di questo articolo come parte di una serie di articoli sulla COP30 scritti dai vescovi del Brasile.

Monsignor Eduardo Malaspina
Vescovo della Diocesi di Itapeva, San Paolo

Vescovo per la Pastorale dell’Ecologia Integrale della Regione Sud, Primate della Conferenza Episcopale del Brasile

Storicamente, la Chiesa ha inteso il mandato biblico di “soggiogare la terra” (Gen 1:28) non come una licenza per uno sfruttamento sfrenato, ma come un radicale richiamo alla responsabilità. L’Enciclica Laudato Si’ (PAPA FRANCESCO, 2015) rappresenta una pietra miliare ermeneutica in questo cammino, chiamando i cristiani e l’umanità intera alla conversione ecologica, un concetto che integra trasformazione spirituale, etica e sociale (PAPA FRANCESCO, 2015, pp. 216-221). Essa ci obbliga a superare i paradigmi tecnocratici e antropocentrici, riordinando le relazioni nella prospettiva della “cura”, la chiave ermeneutica dell’ecologia integrale.

La conversione ecologica, alla luce della tradizione cristiana, richiede soprattutto un profondo esame di coscienza personale e collettiva, capace di riconoscere e nominare il peccato strutturale dell’estrattivismo economico, del consumismo e dell’indifferenza globale, i cui impatti ricadono in modo sproporzionato su tanti scenari estremi, come l’Amazzonia e i suoi popoli indigeni (REPAM, 2019; PAPA FRANCESCO, 2015, p. 48-52). Il Sinodo per l’Amazzonia ha approfondito questa prospettiva dichiarando che il degrado ambientale è inseparabile dall’ingiustizia sociale, dimensioni che la COP30, che si terrà a Belém, non può ignorare (SINODO PER L’AMAZZONIA, 2019). La Lettera Enciclica propone che la cura della Casa Comune si traduca in politiche pubbliche efficaci, dialogo interculturale e promozione di comunità sostenibili, il tutto ancorato a una spiritualità che riconosce il creato come “un dono che abbiamo ricevuto gratuitamente e che dobbiamo condividere con gli altri” (PAPA FRANCESCO, 2015, p. 236).

Nel contesto della Pasqua, memoria della risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo e possibilità di rinnovamento vitale per gli esseri umani, la conversione ecologica si presenta come espressione di speranza attiva, chiamata a orientare non solo i grandi dibattiti globali, ma anche le pratiche quotidiane. Il Magistero della Chiesa, soprattutto negli ultimi decenni, ha incoraggiato questa riflessione attraverso diverse encicliche papali che affrontano costantemente il tema (SLEUTJES, 2023, pp. 38-51). Inserito nell’Anno Giubilare, in cui Papa Francesco propone un “patto sociale per sostenere e alimentare la speranza” (PAPA FRANCESCO, 2024), questo incontro di leader alla COP30 è invitato ad adottare una prospettiva che, partendo dal presente, produca frutti di speranza per il futuro, non sotto l’influenza di ideologie, ma guidata dal sincero desiderio di promuovere il bene comune e la dignità umana anche nelle questioni relative all’ecologia integrale.

Tutto ciò richiede formazione continua, leadership da parte dei giovani (MACHADO, 2023, p. 85), mobilitazione pubblica e testimonianza istituzionale: dai progetti di agricoltura rigenerativa al riorientamento degli investimenti aziendali e governativi verso alternative etiche e sostenibili. L’impegno a partecipare in modo mirato alla COP30, quindi, non è solo strategico per la missione ecclesiale, ma costituisce un’espressione etica e profetica della sequela di Cristo, il Pastore che “è venuto perché abbiano la vita” (Gv 10:10), includendo tutto il Creato.

Affrontando la conversione ecologica, la Chiesa Cattolica offre alla COP30 fondamenti che arricchiscono le risposte alla crisi ambientale globale. In questo contesto la sinodalità si distingue, concepita come metodo partecipativo in grado di promuovere il dialogo e la costruzione del consenso nella diversità di prospettive (CZERNY, 2022).

La ​​concezione cristiana del creato come dono, legata alla dignità umana e al bene comune, è alla base di un’etica della cura che trascende la sostenibilità strettamente tecnica (PAPA FRANCESCO, 2015, pp. 67-78). La Dottrina Sociale della Chiesa propone politiche integrate che promuovono la giustizia ambientale e sociale, come evidenziato nella Laudato Si’ e nel Sinodo per l’Amazzonia (PAPA FRANCESCO, 2015, pp. 137-162). Principi come la solidarietà, la destinazione universale dei beni e l’opzione per i poveri emergono come basi etiche rilevanti per i dibattiti sul clima. In questo modo, la tradizione cattolica offre contributi che favoriscono il dialogo tra governi e società civile, contribuendo agli sforzi globali per preservare la nostra Casa Comune.

 

Riferimenti

SANTA BIBBIA. Traduzione a cura della CNBB. Brasilia: Edizioni CNBB, 2020.

CZERNY, Michael. Una Chiesa che “cammina insieme”: la sinodalità nell’era di Papa Francesco. Prospettiva Teologica, [S. l.], v. 54, n. 1, p. 67, 2022. DOI: 10.20911/21768757v54n1p67/2022. Disponibile qui: https://www.faje.edu.br/periodicos/index.php/perspectiva/article/view/5009. Consultato il: 19 aprile.

PAPA FRANCESCO. Laudato Si’: sulla cura della casa comune. Disponibile su:https://www.vatican.va/content/francesco/en/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html 

PAPA FRANCESCO. Spes non confundit: Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025. Disponibile su: https://www.vatican.va/content/francesco/en/bulls/documents/20240509_spes-non-confundit_bolla-giubileo2025.html

MACHADO, Luciano. Laudato Si’: pratica educativa per un’ecologia integrale. São Paulo: Dialética, 2023

REPAM. Amazzonia: Casa Comune, Viaggio della Speranza. São Paulo: Paulus, 2019.

SINODO PER L’AMAZZONIA. Documento finale. Vaticano: Libreria Editrice Vaticana, 2019.

SLEUTJES, Luiz. Ecologia integrale e segni dei tempi. São Paulo: Pluralidades, 2023.