Mentre ci prepariamo alla Conferenza Aumentare la Speranza, il Tempo del Creato 2025 sta raggiungendo milioni di cristiani in tutto il mondo, unendo la famiglia globale nella preghiera, nell’azione e nella riflessione. Questa settimana, i riflettori sono puntati sul Pellegrinaggio della Speranza per il Creato, un viaggio spirituale ed ecologico ispirato al decimo anniversario della Laudato Si’, l’Enciclica di Papa Francesco che ci invita a prenderci cura della nostra casa comune.

A New York, le comunità hanno accolto questa chiamata attraverso una toccante Messa Laudato Si’ celebrata da Fratel Benedict Ayodi con il Circolo LS al termine del pellegrinaggio. I partecipanti hanno camminato, pregato e raccolto rifiuti lungo il percorso, riflettendo sulla bellezza del creato e sulle conseguenze del suo uso improprio. Come ha osservato Padre Dave Korth, “Prima riconosciamo la bellezza del creato di Dio, poi vediamo cosa può succedere quando ne facciamo un uso improprio”.

A Omaha, l’Arcivescovo Michael McGovern ha ricordato ai pellegrini la loro responsabilità di preservare il creato come dono per le generazioni future, incoraggiando azioni concrete come il riciclaggio e un uso consapevole dell’energia per fare una differenza tangibile ogni giorno.

Dall’altra parte del mondo, a Nairobi, in Kenya, il Movimento Laudato Si’ si è unito a JPIC Franciscans Africa e all’Università Cattolica dell’Africa Orientale per ospitare il Forum Interreligioso Annuale dei Giovani sulla Pace e l’Ecologia Integrale. Oltre 1.700 partecipanti, tra cui leader giovanili, rappresentanti della società civile e funzionari governativi, si sono riuniti sotto il tema “Pace con il Creato”. Le discussioni si sono concentrate su energie rinnovabili, sradicamento della povertà e giustizia climatica, culminando in una processione sul clima che ha messo in contatto le voci locali con il movimento globale in vista della COP30 in Brasile.

Nel frattempo, in Italia, diversi membri del nostro Movimento, insieme al Sacro Convento di Assisi, alle famiglie francescane, alle diocesi e alle principali organizzazioni cattoliche, tra cui AGESCI, Azione Cattolica Italiana, ACLI, MASCI e Coldiretti, hanno lanciato la “Chiamata alla Responsabilità per la Transizione Ecologica”. L’iniziativa esorta comunità e individui a passare dalle parole ai fatti, ad abbracciare la spiritualità ecologica e ad adottare misure concrete per prendersi cura della nostra casa comune. L’iniziativa pone l’accento sul dialogo, sulla responsabilità collettiva e sulle azioni quotidiane che collegano ambiente, società, economia e spiritualità. Guidati dall’esempio di San Francesco, la chiamata ispira tutti a diventare facilitatori del cambiamento, trasformando l’impegno in sforzi tangibili e concreti per un futuro sostenibile.

Mentre il Tempo del Creato prosegue, questi pellegrinaggi ci ricordano che prendersi cura del creato è sia un cammino spirituale che una concreta chiamata all’azione. Camminiamo insieme nella speranza, piantando semi di pace, giustizia e rinnovamento ecologico.