
(Antonello da Messina, Annunciata di Palermo, 1475, Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Palermo)
Domenica 8 dicembre 2024
II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C
Commento al Vangelo della domenica
Lc 1, 26-38
La seconda tappa del cammino di Avvento verso il Natale del Signore, con la solennità dell’Immacolata Concezione, ci fa entrare nell’intimità di una casa. La scena dell’Annunciazione ci offre un ottimo spunto per preparare il cuore alla scena del Natale che vivremo. Come Giovanni Battista, è icona del nostro essere testimoni, Maria è icona dell’umanità che si mette a servizio della parola. Umanità che, pur essendo umilissima, viene rivestita di immensa gloria da Dio.
Il brano di oggi è forse quello che ha dato vita alla maggior parte delle preghiere e delle pratiche del cattolicesimo: dalla preghiera dell’Ave Maria e il Santo Rosario, fino alla recita dell’Angelus al suono delle campane, tre volte al giorno come intuito da S. Francesco; nella preghiera del mattino e della sera, nella pausa di mezzogiorno, negli esercizi spirituali Ignaziani viene sempre ricordato questo passo del vangelo di Luca. Ma come avviene alle opere più conosciute, dalla musica alla pittura, anche questo testo rischia di essere logorato dalla nostra abitudine.
La scena di oggi appartiene a un dittico, è la seconda parte dell’annunciazione a Zaccaria. Mentre la prima è in Giudea, a Gerusalemme, questa è in Galilea, in una città sconosciuta; la prima è nel tempio, anzi nel santuario del tempio, la seconda in una umile casa; la prima annuncia l’ultimo dei profeti, la seconda la novità della promessa di Israele che si compie. Dante, intrecciando la figura di Maria con Dio creatore e con tutta la creazione, descrive Maria in forma sublime così: “Vergine Madre, figlia del tuo Figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d’eterno consiglio, / tu se’ colei che l’umana natura / nobilitasti sì, che ’l suo Fattore / non disdegnò di farsi sua fattura. / Nel ventre tuo si raccese l’amore / per lo cui caldo nell’eterna pace / così è germinato questo fiore” (Paradiso XXXIII, 1-9).
Il sì di Maria consente una nuova creazione, è posto all’inizio del vangelo perché prototipo per tutti noi del vero discepolato, di chi ascolta la parola che consente di generare Dio nel mondo, come essere madre e fratello di Gesù. Questo sì avviene “al sesto mese” dal concepimento del Battista, quando la promessa non è ancora matura. Il sesto mese, come il sesto giorno della creazione, è incompletezza, e l’adesione al progetto di Dio, che dipende dalla nostra libertà, può portare a compimento l’incompleto. Anche ognuno di noi, oggi, può dire sì, non c’è da attendere un futuro indefinito. Basta aprire i nostri occhi, vegliare come ci veniva chiesto all’inizio dell’Avvento, e accorgerci che c’è un Gabriele, גַּבְרִיאֵל “fortezza di Dio”, che consente alla parola di operare nel mondo.
I rabbini dicevano che Dio ha creato il mondo con le lettere dell’alfabeto, combinando tutte le lettere possiamo ottenere tutto il mondo, tutto in fondo è intellegibile se ne scopriamo i codici di lettura. Questa parola creatrice viene da fuori, “Entrando da lei” l’angelo può parlare, e alla fine del racconto “si allontanò da lei”, come a dire che la nostra quotidianità viene raggiunta per un istante e poi vive del frutto di questo incontro. La prima parola che giunge a Maria è Χαῖρε, “gioisci”, stessa radice di κεχαριτωμένη “piena di grazia”, a una donna εὗρες γὰρ χάριν “perché hai trovato grazia”. Dio, quando ci raggiunge nella nostra casa di Nazareth, ci chiede anzitutto di essere felici. Laudato si’!
Il turbamento di Maria, preziosissimo, ci fa capire che Dio era inaspettato, nella nostra vita se non siamo abitati dalla superbia è normale sentirsi inadeguati. Ascoltare che “Dio è con te” da un lato può portare alla serenità, ma dall’altro al senso di vertigine e inadeguatezza. Per questo la prima consolazione al turbamento di Maria è l’invito a “non temere”, e la promessa che “concepirai, darai alla luce e chiamerai per nome”. La nuova creazione, possibile dal sì dell’essere umano, risposta al mancato sì di Adamo ed Eva. Torniamo al giardino di Eden, possiamo ascoltare Dio creatore che ci invita a coltivare e custodire.
Questo giardino è possibile sulla terra anche nonostante i limiti, “non conosco uomo”, aprendo gli occhi intorno a noi e imparando a leggere i segni dei tempi, “Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia…”. Dire di sì richiede un dialogo, un discernimento, una ricerca, anche se molti punti rimangono nebulosi e il disegno di Dio incomprensibile in fondo.
«Ecco la serva del Signore». Maria, in realtà, si definisce δούλη, cioè schiava, anche se per noi è un termine un po’ troppo estremo. In realtà è molto più bello, perché mentre il servo svolge dei compiti per il padrone, lo schiavo appartiene totalmente al padrone: Maria accetta di essere “totalmente sua”.
Preghiamo il Signore affinché in questa domenica ci aiuti a vivere con vera devozione la novità dell’Incarnazione, con le parole di San Francesco di Assisi ispirato dai muezzin che scandivano nel XIII secolo le giornate in Oriente, che diceva: «E dovete annunciare e predicare la sua gloria a tutte le genti, così che ad ogni ora, quando suonano le campane, sempre da tutto il popolo siano rese lodi e grazie a Dio onnipotente per tutta la terra» (Lettera ai Custodi 1,8).
Vi auguriamo di cuore una buona domenica!
Laudato si’!






RINGRAZIAMO MARIA
Ti preghiamo dolcissima Signora, Immacolata
per il mistero di questa gioia
legata alla tua nascita
illumina la nostra misera condizione
e dacci coscienza piena
dei buoni desideri interiori
che nutrono il nostro cuore. Il tuo si all’invito del Signore ha cambiato tutta l’ umanità che giaceva nelle tenebre. Aiutaci Maria a dire anche noi il nostro si nella nostra vita quotidiana. Noi ti ringraziamo! Buona Domenica a tutti!
Grazie suor Gaudence. L’esempio di Maria guidi la nostra vita a comprendere il mistero di Cristo…
La preghiera ci guidi alla consapevolezza che il tempo è più dello spazio, che le relazioni ci salvano, che il coraggio è forza in azione. Come Maria, anche noi, scelti-presenti-propositivi in quell’amore che trasforma, espressione di un cambiamento possibile: mai più guerre, mai più fame, mai più ingiustizia
Grazie Donatina, le relazioni ci salvano, soprattutto la relazione con Cristo. Maria ha scelto questa relazione privilegiata
La magnificenza di Dio Padre Buono si manifesta ogni giorno, nell attimo in cui apriamo gli occhi e lo ringraziamo per averci fatto vedere una nuova alba. In quest annuncio della seconda settimana di Avvento ci dice che è tempo del nostro si come lo disse Maria all Angelo Gabriele. Siamo capaci di rispondere Sia fatta la Tua Volontà e non la mia amen. Buon proseguimento di cammino di cuore .
Grazie Anna Rita, a noi il compito di imparare, ogni giorno, a contemplare questa verità
Grazie Antonio! Il mio non è forse un commento ma un’eco alle infinite sollecitazioni contenute nelle tue parole. Bella l’intuizione che Dio abbia creato con le lettere dell’alfabeto… con tutte le lettere di tutti gli alfabeti. Mi permetto di suggerire che abbia creato e ricreato con tutti i numeri. Chissà.
Il nostro Dio non essendo solitario si presenta sempre come un tre che diventa uno e come uno che diventa tre…
Per l’annuncio parli di un dittico (incipit umile del Vangelo di Luca) ma a me è venuto alla mente che non distante si stava compiendo anche l’annuncio a Giuseppe (incipit solenne del Vangelo di Matteo). Un triplice sì ha permesso al divino di essere “generato” in terra, al modo umano. “Dove due o tre sono uniti nel mio nome IO SONO in mezzo a loro”.
Buona festa del triplice sì!!
Grazie Ilaria, numeri e lettere al servizio della manifestazione di Dio…
Rallegriamoci, arriva anche a noi l’invito dell’angelo a Maria. Nulla è impossibile a Dio, L’Amore esiste ed è più forte del male. Laudato sì
L’invito arriva a ciascuno di noi. Sta a noi offrire il nostro sì come lei
Oggi la riflessione non può che essere SI Laudato SÌ
Ogni giorno la volontà di un’azione si confronta con le abitudini del nostro quotidiano, il coraggio di credere è quello che può cambiare la nostra vita andando oltre ciò che riusciamo da uomini mortali a comprendere per andare incontro al divino seguendo la Sua volontà.
Grazie Antonio! Buona domenica a tutti.
Vero Mario, ogni giorno è una sfida per superare le nostre abitudini
Oggi non puoi che rispondere Sì
Laudato Sì
Non credo ci sia altro da dire, la volontà del Signore sì compie solo con il nostro Sì.
Questa è la meraviglia di Dio!!! E Maria con il suo Sì è la nostra avocata 🙏
È proprio il giorno del sì…
Tutta tua !!!! È la forza di Maria è la speranza nostra che il Signore illumini la nostra vita con la Sua presenza!!!!! Grazie tanto per questo bellissimo gruppo e movimento.
Grazie Clorinda. Il sì di Maria può rappresentare anche la nostra forza…
Anche noi come Maria dobbiamo dare il nostro si è donarci totalmente a Dio e ai nostri fratelli e sorelle
Il sì è la chiave che può rendere bella la nostra vita
Il “Sì” di Maria ha cambiato la storia dell’uomo. In lei Dio ha riposto la Sua fiducia, una piccola giovane donna portatrice della pienezza che ha salvato il mondo.
Se mi fermo a pensare alla grandezza della sua figura mi commuovo.
È commovente la grandezza di questa donna, è l’intimità di questo incontro…
“Nulla è impossibile a Dio”. Sono le ultime parole dell’angelo a Maria.
Signore ti ringrazio per i limiti che ci hai dato. I nostri limiti sono una via per la salvezza, perché non permettono alla superbia di impadronirsi di noi. Attraverso di essi Dio fa cose grandi.
Maria madre dei nostri limiti prega per noi.
Madre di ogni donna e di ogni uomo. Prega per noi.
Madre degli abbandonati e dimenticati dagli uomini. Prega per noi.
Terra fertile per generare la vita. Prega per noi.
Madre della nuova creazione. Prega per noi.
Madre del Salvatore fa rinascere la gioia della vita a chi l’ha perduta.
“0 Signore fa di me uno strumento della tua pace …”
Oggi è sempre il nostro SI’ con “Laudato si’…”
La festa dell’ Immacolata concezione è una grande festa per ciascuno di noi. È uno specie di grande riflessione e meditazione. Lei non è una superdonna come ce lo dice la teologia, Lei è stata preservata dal peccato. Riflettiamo a quest’ aspetto di nascere con un’ apertura totale che non l’ ha appesantito lungo il tempo. La Vergine Maria non poteva immaginare di essere stata concepita senza peccato originale, ne poteva supporre di essere chiamata a diventare la Madre di Dio. La sorpresa è enorme, ma nulla è impossibile a Dio. Evidentemente, Lei non si spaventa del fatto, cioè di ciò che dice l’ Angelo; anzi interagisce e chiede com’ è possibile! L’ Immacolata concezione è la prima che rende possibile a Dio il suo essere, il Dio_con noi. Ognuno potrebbe farsi questa domanda:” Che cosa avrei detto io?” Invece Lei rispose di sì, avvenga, accada. Il sì di Maria ha cambiato la sua vita. Pensiamo quante volte facciamo fatica a dire il nostro sì in qualsiasi scelta di vita! Grazie al sì di Maria pronunciata dal 2.000 anni fa in questo giorno a Nazaret. Questo ci rassicura che c’è la speranza, la salvezza. Il mio augurio è che accada anche a noi, poveri peccatori. Lasciamo che sia Dio a operare in noi. Concludo con un invito di provare in questa settimana di dire sì: al perdono, alla misericordia, alla gentilezza anche nel donarsi e nell’ apertura di cuore alla speranza.
Vero suor Chantal, proviamo anche noi in questa settimana a dire il nostro sì
Madre della nuova creazione. Stupendo
Con Maria Dio ha mostrato a tutti noi che Lui è il Creatore.
Per questo Maria per noi cristiani e non solo è una stella da seguire, perché ci porta a Lui.
Con la speranza che con la Sua intercessione aiuti i potenti di questo mondo a comprendere tutti gli sbagli che stiamo facendo, auguro a tutti voi una buona festa dell’Immacolata.
Grazie a Maria ci riscopriamo creature. Se ne prendessimo coscienza tutti, vivremmo in un mondo in pace
Dio che s’incarna uomo attraverso Maria. Un Dio che s’abbassa al nostro livello per amore. Che dono immenso! Facciamoci tesoro di questo dono perché il Suo Amore è qui.
La grande umiltà di Dio che scegli di incarnarsi. Che mistero sublime! Grazie Roberto
Dalle parole della Vergine Maria traspare tutto l’amore per il nostro Creatore.
Il suo “sì” immediato, semplice contiene l’umiltà del cuore, la gioia di essere totalmente immersa nel mistero di Dio, il desiderio di compiere la sua volontà che diventa grazia che transita fino ad arrivare a tutti noi per la nostra redenzione.
Ed è così che Ella si fa ostensorio, grembo dove accogliere l’umanità intera.
Maria è il modello a cui dovere tendere, quella stella da seguire per arrivare a Gesù.
Seguendo lei non puoi smarrirti, pregando lei non puoi disperare. Se lei ti sorregge non cadi, se lei ti protegge non cedi alla paura, se lei ti è propizia raggiungi la mèta.
(San Bernardo da Chiaravalle)
Buona festa dell’Immacolata 🙏🏻🕊️🌷
Ella si fa ostensorio… Stupenda immagine
Avvento iniziato da una settimana, attesa come leitmotiv soprattutto in qst santo periodo. Come se nn bastasse viene ad aggiungere stupore e bellezza la figura di Maria vergine, la mamma di Gesù e mamma nostra, che grazie ad un suo SI ha stravolto il mondo e la vita di tutti! Per valutare la sua grandezza basta immaginare il tutto ad una sua risposta negativa…senza Gesù, senza umano contatto con Dio, senza arte, senza una serie di cose stupende che ci permettono di credere in un futuro migliore attraverso un presente virtuoso e nonostante un passato nn sempre troppo edificante. Prega x noi Madonnina nostra e benedici i nostri passi, sotto il tuo manto c sentiamo protetti, accanto a te sicuri, e con te nel cuore certi che il nostro cammino sarà sempre ancor più che un dono, un vero miracolo! Buona seconda domenica di avvento a tutti!!!
Grazie Marco, in questo clima di attesa ricca di speranza
Tutta bella sei o Maria e senza macchia alcuna di peccato. Come Maria scegliamo di dire sì al nostro Gesù. Buona festa dell’Immacolata a tutti 🙏😘
Maria tutta bella. Grazie Daniela!
Quale giardino più bello da creare, quale incanto migliore se non quello del canto (direbbe Sant’Ambrogio) per accogliere pienamente l’Annuncio dell’Angelo, che ogni giorno ci invita a innalzare un canto nuovo con le parole che Dio stesso ci offre nella sua mensa!!!
Ma prima di ogni opera, c’è un terreno da dissodare con gli strumenti dell’agricoltore. Il primo è l’aratro, cioè la croce di Gesù, che sempre, come dei buoi, dobbiamo portare alle nostre spalle!
Il secondo è la cintura, cioè la fede, la fedeltà, che fa sì che la nostra veste da contadino (non da abitatore del tempio come Zaccaria!!!), cioè la nostra identità cristiana più umile, rimanga sempre stretta, salda nel tempo, nonostante gli sforzi, nonostante le tempeste e le burrasche che talvolta vanificano il nostro operato.
E mentre andiamo avanti non dimentichiamo il giubilo, che sempre deve accompagnarci! Quella cantilena, quel fischiettìo, quella melodia del cuore inesprimibile a parole, ma che neppure possiamo contenere (direbbe Sant’Agostino). Quella melodia di note che esce e riesce dagli “spifferi” del nostro animo senza sillabe, senza che ce ne accorgiamo, senza che lo vogliamo, mentre stiamo mietendo, mentre stiamo vendemmiando!
Ma più sono i semi che piantiamo e maggiore sarà la certezza che almeno uno dovrà per forza germogliare, prima o poi! E allora sì che il nostro sì all’Angelo diventerà come il sì di Maria. Un sì che non è solo bemolle, ma un sì pieno, che contiene tutte le note, come tutte le lettere dell’alfabeto da cui fu creato il mondo secondo i rabbini.
Le parole ce le dà il Figlio, la musica la facciamo noi (secondo lo Spirito che riceviamo). Ma i tempi, i ritmi non siamo noi a stabilirli, bensì il Padre, che a noi solo da il compito di cantargli una canzone, perché Cristo nasca, anzi rinasca, in noi!
Possibilmente col cuore. Come Maria a casa di Elisabetta.
Quante volte i nostri sì sono solo bemolle, senza pienezza e convinzione… Quando invece è pieno, c’è armonia
Lasciamo germogliare il fiore del nostro si…piccolo incapace… e lasciamoci visitare dal Signore…strumenti portatori della Sua gioia e della Sua Parola. Laudato Si’
Il fiore del nostro sì. Bellissimo…
Grazie Maria per il tuo sì: un seme che germina e dà vita all’ albero dell’ AMORE.
Che la “nuova creazione” abbia avuto inizio con una donna resta ancora un segno sottovalutato nelle prassi ecclesiali che vedono gli uomini al centro. No? 😊
Gesù si mostra risorto per primo a una donna… Dio stravolge sempre i nostri punti di vista