A gennaio 2021, #StopEACOP ha cominciato a farsi leggere sui social e nelle marce tra Africa ed Europa, denunciando la compagnia petrolifera francese EACOP che avrebbe raggiunto il centro dell’Africa e sfollato i suoi abitanti e la biodiversità ivi presente, per installare il più lungo oleodotto riscaldato di greggio nel mondo.
L’Africa Centrale è il più grande deposito di biodiversità , dopo l’Amazzonia in Sud America. Questa campagna è stata creata da un gruppo di cattolici organizzati dal Movimento Laudato Si’, i cosiddetti Animatori Laudato Si’, che collaborano con organizzazioni religiose e non per fermare questo progetto mortale.
Abbiamo parlato con Steeven Kezamutima, nativo del Burundi, Coordinatore dei Programmi Francofoni in Africa, che faceva parte di questo gruppo organizzativo: “Il Movimento Laudato Si’ ha raggiunto i paesi francofoni dell’Africa nel 2020, dove ci sono già 20 capitoli, cioè, 20 comunità , con quasi 3000 Animatori Laudato Si’ finora”.
Gli Animatori Laudato Si’ iniziano ricevendo una formazione attraverso il Programma Animatori Laudato Si’ e la loro presenza in Africa è stata fondamentale, poiché questo continente è stato privato delle sue risorse e i suoi abitanti soggiogati per secoli:
“In Africa abbiamo una ricchezza di risorse: piante, animali, semi, minerali, talenti… Perché allora siamo così poveri? Perché le persone non hanno i loro diritti fondamentali tutelati? Perché viviamo in guerra? Il grido della terra e dei poveri qui è molto vivo, stiamo lentamente morendo, ma leggiamo l’Enciclica Laudato Si’ e vediamo che Papa Francesco parla per i Paesi Africani, di quei temi ‘intoccabili’, che neanche negli incontri internazionali se ne parla”, dice Steeven.
Laudato Si’: la voce di tanti africani
Secondo Kezamutima, per molti africani la Laudato Si’ è la speranza che cercavano, lo strumento che hanno finalmente ottenuto per parlare e difendersi dalle ingiustizie sociali ed ecologiche con cui convivono. I vescovi africani lo hanno già denunciato.
Quest’anno, dal 31 gennaio al 5 febbraio, Papa Francesco ha visitato la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan, un viaggio che ha generato tensioni in questi Paesi soprattutto perché la situazione è manipolata da Paesi del nord del mondo e Papa Francesco ha voluto – come aveva fatto in precedenza nella Laudato Si’ – parlarne:
“Nel suo discorso il Papa ha detto ‘basta rubare al Congo!’ Ha osato, nessuno l’aveva mai detto così. Era la voce dei poveri e della Terra. E speriamo che questo coraggio che ha Papa Francesco lo abbiano anche i nostri membri che devono riprendere il potere delle loro vite e della situazione. Vogliamo dare loro quel messaggio di responsabilità “, afferma Steeven.
Responsabilità e fratellanza: Programma per Animatori Laudato Si’
Questo programma offre formazione gratuita, virtuale e faccia a faccia su argomenti come: Laudato Si’, la crisi ambientale, la spiritualità ecologica, la Dottrina Sociale della Chiesa e la formazione alla leadership della comunità .
Non siamo un movimento per iniziare rivoluzioni e combattere”, osserva Steeven, “ma cerchiamo di guidare gli altri attraverso la nostra fede e tornare in quel giardino dell’Eden, senza la necessità di competere e sfruttarsi a vicenda. Condividere con amore, avere compassione e solidarietà nella nostra comunità , vivere la vocazione di essere custodi del Creato. Il Creatore ha creato tutto questo per noi e noi dobbiamo rispettarlo e trasmettere qualcosa alle nostre generazioni future”.
Ciò è diventato urgente perché, come riferisce Steeven, gli africani – a causa di atrocità , ingiustizie sociali e ambientali, corruzione politica, malattie e guerre – sono stati messi a tacere e il Movimento Laudato Si’ è diventato uno spazio in cui le persone possono incontrarsi e guarire le loro comunità e il loro pianeta: “Nei loro gruppi, gli animatori possono parlare dei loro problemi, trovare soluzioni, pregare per il creato e discutere quale eredità stiamo lasciando alle generazioni a venire”, dice.
Da un movimento locale a una campagna globale: #StopEACOP!
Qualcosa che distingue gli Animatori Laudato Si’ è che si rafforzano in comunità e attraverso piccoli gesti necessari secondo Steeven: “Li motiviamo dicendo loro che possono iniziare con uno scopo semplice con i loro amici, azioni che non richiedono molte risorse; possono essere azioni o anche una semplice preghiera. Li incoraggiamo a farne uno stile di vita. Poi ispirano gli altri, e tanti altri li seguono”.
Si è così realizzata la campagna globale #StopEACOP in cui gli Animatori Laudato Si’ hanno collaborato con circa 30 organizzazioni laiche e religiose, riunite per ricevere formazione e concordare strategie: “La proiezione del film La Lettera ci ha aiutato molto perché mostra la realtà dell’Africa e come tutto è interconnesso: povertà , clima, deforestazione, violenza”, descrive Steven che aggiunge: “Questa campagna era digitale. Una volta alla settimana noi animatori facevamo un “tweetstorm” attraverso il nostro account, denunciando il progetto EACOP in Africa Orientale che influenzerebbe i diritti umani, la biodiversità e la democrazia. Siamo riusciti a mobilitare gli animatori in Europa e abbiamo raggiunto il Vaticano! Abbiamo anche collaborato con la campagna #DeCoalOnize“.
“Ci piace mostrare che Dio non è lassù, è qui che cammina con noi, e Papa Francesco, il Movimento Laudato Si’ e le sue comunità locali ne sono la prova. Siamo un movimento sostenibile, soprattutto perché continuiamo a crescere. Prendersi cura della vita delle persone, delle nostre risorse, della nostra riconciliazione con Dio, con gli altri e con il Creato per creare un mondo più giusto”, conclude Steeven.
Vuoi entrare a far parte di una comunità locale di Animatori Laudato Si’? Registrati su: laudatosianimators.orgÂ