Lo scenario di azione per il clima proietta La Lettera come uno dei suoi ultimi eventi per la COP27.

Il film ha un messaggio profetico. Sei protagonisti da tutto il mondo si incontrano per parlare di ambiente con Papa Francesco, il protagonista. Arouna, in particolare, sottolinea la tragedia della perdita dovuta all’innalzamento del livello del mare e alla migrazione climatica dal Senegal all’Europa. La prima del film del 2022 La Lettera: Un messaggio per la nostra Terra, ha condiviso queste scene alla COP27 al Tonino Lamborghini Hotel Climate Action Stage il 17 novembre 2022.

Per molti, il film è stato un campanello d’allarme sulle ingiustizie che colpiscono l’ambiente. Per il moderatore Prince Papa, direttore del programma Africa per il Movimento Laudato Si’, il fascino del film rimanda e ci porta a seguire le orme di Arouna e la domanda che ne consegue è: gli africani dovrebbero restare in Africa?

Prince Papa, Direttore dei Programmi per l’Africa del Movimento Laudato Si’, apre la discussione sul film.

Attingendo al suo lavoro come coordinatore nazionale della Zambia Youth Environment Network, il relatore Collins Lungo ha spiegato che le ingiustizie legate alla migrazione climatica includono la perdita di biodiversità in risposta alle esigenze di sviluppo in Zambia. Lungo ha detto che “nell’ultima stagione agricola abbiamo assistito a una migrazione di insetti… abbiamo visto centinaia di ettari devastati dalle locuste” e di conseguenza “stiamo vedendo più persone invadere le riserve forestali” a spese delle comunità animali che vivono in queste terre.

Questa persistenza della migrazione climatica forzata ha impressionato Innocent Odongo, segretario generale della Gioventù studentesca cattolica internazionale. Odongo ha offerto la sua testimonianza partendo dalla sua esperienza di crescita in Uganda: “Penso di potermi immedesimare con Arouna… Ho vissuto una situazione simile camminando per 10 chilometri ogni mattina per andare a prendere l’acqua… Se ci penso in termini di povertà… . [il cambiamento climatico] non lascia [ai giovani] altra scelta… O vai a Barcellona o muori”.

Per Luongo, parte del motivo per cui il film e l’evento COP27 sono così avvincenti è perché offrono una piattaforma di speranza: “Voglio parlare come una voce di speranza perché così tanti giovani africani sono disperati. Ma ci sono giovani che sono disposti a fare molto”. Luongo ha sottolineato: “L’unica cosa che manca loro è il finanziamento che chiediamo qui alla COP27”.

I relatori si alzano in piedi e accolgono gli applausi e i ringraziamenti dal pubblico e da coloro che hanno assistito all’evento sul loro servizio di live streaming.

“Non dovremmo piangere per le generazioni future che stanno arrivando”, ha concluso Luongo. “L’Africa sarà un posto che potremo chiamare casa”. La proiezione del film e l’evento, che ha fatto seguito a due settimane di discussioni al COP27 Climate Action Stage, si sono conclusi con un applauso per tutti i relatori e per il film.