Intensa partecipazione e coinvolgimento nella preghiera di oggi, sabato 22 aprile Giornata della Terra. A Piandarca, nel Comune di Cannara, luogo della celebre predica agli uccelli di San Francesco d’Assisi, si è svolta la Preghiera ecumenica diocesana dal titolo “C’è un mondo che ti aspetta”. Questa preghiera è stata organizzata dalle Commissioni ecumenismo e dialogo delle due diocesi “sorelle” di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, insieme al Movimento Laudato Si’, che collaborano ormai da diversi anni con diverse realtà diocesane ed ecumeniche in cammini di ecospiritualità. 

“È stato un momento di grande fraternità tra di noi e con il creato – spiegano gli organizzatori – , in un tempo in cui la crisi climatica e le guerre in corso in tante parti del mondo generano i gemiti della creazione”. Dopo un momento iniziale di “plogging” lungo il percorso che conduce al Santuario nel creato di Piandarca, durante il quale un gruppo di partecipanti ha raccolto la (poca) spazzatura presente lungo la strada, i fedeli riuniti hanno vissuto la preghiera immersi nella stupenda bellezza del contesto ambientale, alternando riflessioni, preghiere, canti e momenti di silenzio. 

A questo momento ha partecipato il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino, che ha ribadito la forza della preghiera, ricordando: “che dobbiamo essere gelosi del Cantico delle Creature, una preghiera nata dall’animo di San Francesco tormentato dal buio della sofferenza fisica e relazionale, in un tempo in cui la stessa Assisi era lacerata dalla guerra tra il suo vescovo Guido II e il podestà Opurtolo. Ma recuperando il senso originario di questa preghiera di lode, in cui si canta soprattutto il suo creatore, possiamo trovare stimoli per il futuro”. 

Anche il Revd. Bernard Joy, Cappellano della Congregazione Anglicana di Assisi, ha partecipato alla preghiera coinvolgendo alcuni membri della comunità anglicana. La sua preghiera molto bella condivisa durante l’incontro suona come un atto penitenziale: “Dio della vita, ti lodiamo per la bellezza del creato, la sua ricchezza e varietà; eppure, per avidità e ignoranza, cicatrizziamo il tuo mondo: erodiamo e inquiniamo il suolo; minacciamo piante e animali; distruggiamo interi ecosistemi; avveleniamo il nostro mondo. Perdonaci”.

Antonio Caschetto, coordinatore dei programmi italiani del Movimento Laudato Si’, dopo aver ricordato l’importanza della Giornata della Terra, ha invitato i partecipanti: “Guardiamoci intorno, in questo luogo benedetto in cui Francesco di Assisi predicava agli uccelli. Tutto parla della bellezza di questa mamma, dalla pace che trasmette il paesaggio e la dolcezza delle colline, al vento che accarezza la nostra pelle, dai lombrichi che invisibili concimano senza sosta ai fili d’erba che crescono spontaneamente e danno lode a Dio. Tutto questo è un libro stupendo attraverso cui il Creatore ci parla ogni istante”. 

Marina Zola, direttrice dell’ufficio ecumenismo e dialogo della diocesi di Assisi e della Conferenza Episcopale Umbra, ha ricordato che “Questo bellissimo Santuario a cielo aperto è certamente già testimonianza di impegno e forze profuse nel ripristinare e salvaguardare un luogo in cui la natura si è intrecciata con l’alta esperienza spirituale di San Francesco, che della pace è vessillo in ogni parte del mondo. Qui ci troviamo oggi, per unire le nostre voci in una preghiera condivisa, testimonianza non solo di dialogo spirituale, ma della vita e dell’azione”. 

Il momento di preghiera, come sempre avviene nelle iniziative curate nel creato in questi anni, ha portato alla piantumazione di un albero, segno del nostro impegno per il pianeta. E’ stato scelto un pioppo, che si integra alle specie arboree presenti nel sito, come ha ricordato Ottavio Turrioni, e sarà parte di un progetto di rimboschimento del sito, nella speranza di riportare l’area a uno stato più vicino all’epoca di San Francesco.

Liliana Brunelli, direttrice insieme a Massimo Busi dell’ufficio ecumenismo e dialogo della Diocesi di Foligno, ha condiviso la sua “emozione a vedere un gesto semplice, ma molto forte: tutti in silenzio abbiamo visto piantare un albero, un gesto di grande forza al quale abbiamo partecipato tutti noi”.

La preghiera, animata dai bei canti di Valentino Borgo e Emanuela Pantano, è stata condivisa insieme alla presenza di diverse organizzazioni impegnate nel territorio, dal MASCI al Movimento dei Focolari, delle diverse famiglie francescane, Economy of Francesco, i religiosi e le religiose delle due diocesi, dei Circoli Laudato Si’ di Perugia, Foligno e Assisi. 

Nella speranza che da questa preghiera germoglino semi concreti di pace e di solidarietà, ci affidiamo all’immagine del Salmo che ha accompagnato la piantumazione: “Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere”. Corso d’acqua che ci ricorda il tema di Tempo del Creato di quest’anno, che vivremo a settembre, che si ispira al profeta Amos: “Che la giustizia e la pace scorrano”.

A questo link il libretto della preghiera, per chi desidera unirsi spiritualmente a questo momento di celebrazione per il nostro pianeta:

https://bit.ly/librettoPIANDARCA2023