Riflessioni Domenicali

18 settembre 2022, XXV domenica del Tempo Ordinario: Liturgia: Lettura del Santo Vangelo secondo San Luca (16,1-13).

Riflessione di Jane Mellett, della Conferenza Episcopale Irlandese Note sulla Liturgia Domenicale per il TDC 2022:

 

Se pensi che tutte le parabole di Gesù siano storie piacevoli di persone oneste, allora il Vangelo di oggi potrebbe farti cambiare pensiero. In questa storia, un uomo ricco viene a sapere che il suo amministratore si comporta in modo disonesto; quest’ultimo, allora, decide, finché può, di pareggiare i conti con coloro che non riescono a ripagare i debiti all’uomo ricco. Usa il potere che ha ancora per cambiare le sorti di questi debitori – e per se stesso. Riorganizza il sistema dei debiti dovuti. L’amministratore ha uno spirito libero, un po’ mascalzone sì, ma a Gesù piacevano i mascalzoni, una volta che i loro sforzi sono comunque a vantaggio di tutti. L’unico valore che il denaro ha davvero è nel modo in cui viene utilizzato. Lui sta sperperando soldi, ma non sta sperperando opportunità.

Quando si tratta della realtà della nostra crisi ambientale, il cambiamento è assolutamente necessario a tutti i livelli della società. La scienza parla chiaro: il nostro mondo si sta riscaldando a causa dell’attività umana che provoca siccità, carestie, incendi devastanti, eventi meteorologici estremi, l’innalzamento del livello del mare e lo sfollamento di milioni di persone. C’è un’urgente crisi alimentare: la fame colpisce attualmente 13 milioni di persone nel Corno d’Africa a causa di una siccità alimentata dal cambiamento climatico.

Di questo passo, molte parti del nostro mondo diverranno inabitabili nei prossimi decenni. Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide che il nostro mondo deve affrontare oggi e questo comporta gravi implicazioni per molti aspetti della nostra vita: ambientale, sociale, economica e politica. Sappiamo che solo un centinaio di aziende di combustibili fossili sono responsabili del 70% delle emissioni di carbonio che causano questa crisi. Queste società si preoccupano poco delle generazioni future. I giovani, tuttavia, si oppongono a tale sistema, mettendo tutti di fronte alle proprie responsabilità, impegnandosi in un’azione politica e sfidando tutti noi ad alzare la voce per la nostra Casa Comune. Il movimento giovanile per il clima ci dice che il cambiamento sta arrivando, che ci piaccia o no! Loro, come l’amministratore nella parabola di oggi, ci invitano alla “sacra mascalzonata”.

Nella Laudato Si’ – Sulla cura della Casa Comune, Papa Francesco ci incoraggia ricordandoci la nostra vocazione a proteggere l’opera di Dio: “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.” (Laudato Si’, 217).

Papa Francesco ci ricorda che tutti possiamo fare qualcosa per risolvere i problemi del mondo, che ognuno di noi ha un ruolo da svolgere utilizzando i propri doni e talenti. Papa Francesco ci dice di non sottovalutare mai il potere delle piccole azioni, quelle cose che facciamo nella nostra vita quotidiana nelle nostre case, scuole e parrocchie per cercare di vivere in modo più sostenibile, per camminare più delicatamente su questa terra. Queste piccole azioni hanno un effetto a catena nella comunità e possono diventare esperienze di grazia. Testimoniano una visione più grande del nostro mondo.

Iniziamo questa riflessione in questa parrocchia/diocesi. Si potrebbe diventare un’ecoparrocchia attraverso l’Eco-Congregazione irlandese; potremmo provare a raggiungere gli Obiettivi della Laudato Si’; si potrebbero unire le forze con gli ecogruppi/scuole locali per individuare le azioni che possiamo intraprendere. Greta Thunberg ha affermato che “la speranza si trova nell’azione, se vuoi trovare la speranza, cerca l’azione, allora la speranza arriverà”. Il tema del Tempo del Creato di quest’anno è “Ascolta la Voce del Creato”. Una delle prime cose che possiamo fare è trascorrere più tempo nella natura, innamorarci di nuovo della Terra, così da essere incentivati nel proteggerla, dando gloria a Dio, il Creatore. San Francesco d’Assisi, prega per noi.