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La sostenibilità ha a che fare con la bellezza dei luoghi e con la qualità delle relazioni“, ha detto papa Francesco in un discorso tenuto questo giovedì 20 gennaio ai delegati dell’Associazione Nazionale Costruttori Italiani.

Prendendo come riferimento la Laudato Si’ oltre al Vangelo, ha ricordato che «non abbiamo mai sentito tanto parlare di sostenibilità prima. Riguarda la capacità rigenerativa di ciascun ecosistema”.

Nel suo intervento il Pontefice ha proposto una lettura cristiana dei valori di competenza e trasparenza, responsabilità e sostenibilità, etica, legalità e sicurezza.

Francesco ha denunciato l’eccesso di vittime sul lavoro e ha invitato i datori di lavoro a usare la concorrenza come incentivo a fare meglio, non come desiderio di predominio ed esclusione.

Nel settore edilizio è fondamentale l’utilizzo di materiali che offrano sicurezza alle persone. Nello stesso tempo, bisogna evitare di sfruttare l’ambiente cooperando a rendere invivibili alcuni territori particolarmente sfruttati. Ogni impresa può offrire il proprio contributo responsabile perché il lavoro sia sostenibile”, ha spiegato.

Riprendendo una riflessione dell’enciclica Laudato Si’ sul rapporto tra spazi urbani e comportamento umano, ha ricordato: “Coloro che progettano edifici, quartieri, spazi pubblici e città, hanno bisogno del contributo di diverse discipline che permettano di comprendere i processi, il simbolismo e i comportamenti delle persone“.

Al di là dei disegni stessi, il Papa ha sottolineato l’importanza di “servire un altro tipo di bellezza: la qualità della vita delle persone, la loro armonia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco”.

A questo proposito, ha affermato: “Anche per questo è tanto importante che il punto di vista degli abitanti del luogo contribuisca sempre all’analisi della pianificazione urbanistica”, e che “il loro lavoro aiuti le comunità a rafforzare i legami di solidarietà, cooperazione e aiuto reciproco” (LS 150).