di Miriam Resta Corrado, Animatrice Laudato Si’

Stiamo vivendo un momento storico rilevante per il pianeta: la necessità di un cambiamento è ormai avvertita ad ogni livello, a partire dalla voce unanime degli scienziati fino ai movimenti che dal basso chiedono un serio impegno istituzionale, ai quali si uniscono gli appelli dei leader religiosi. In questo clima di incertezza e preoccupazione, la più grande e speranzosa visione del futuro sorge dai giovani impegnati a vario titolo nella promozione della sostenibilità e nella cura dell’ambiente su tutto il territorio nazionale, e non solo.

A tali giovani si è rivolta Earth Day Italia, convocandone 50 per costituire una piccola delegazione e chiedere a papa Francesco un incontro in vista della Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici che si terrà a Glasgow. Quest’anno infatti, per la prima volta, i giovani hanno un ruolo attivo nella conferenza sul clima delle Nazioni Unite: in questi giorni si sta svolgendo a Milano lo “Youth4Climate”, in cui 400 giovani provenienti da 186 Paesi membri dell’Unffcc avranno la possibilità di partecipare a gruppi di lavoro e dibattiti, al fine di preparare proposte concrete da presentare alla COP di Glasgow.

La delegazione che ha incontrato Papa Francesco – di cui ho avuto il grande dono di far parte, in rappresentanza del Movimento Laudato Si’ – si è ritrovata in piazza S. Pietro il 25 settembre, per poi recarsi nella Sala Clementina. All’udienza erano presenti il Ministro per la transizione ecologica Cingolani e i due giovani che rappresentano l’Italia allo Youth4Climate.

Il Santo Padre, come di consueto, ha voluto salutare singolarmente ognuno dei presenti, fermandosi a sorridere e a scambiare qualche parola con tutti. “Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi auguro di fare chiasso, fatevi sentire!” ha esortato papa Francesco al termine dell’udienza. L’impegno del Santo Padre per la cura del creato è noto da sempre: lo è stato con la pubblicazione dell’Enciclica Laudato Si’, con gli innumerevoli inviti a promuovere la cultura della cura in ogni sua forma, e continua oggi a farsi sentire insieme al Patriarca Ecumenico Bartolomeo e l’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby, insieme ai quali ha pubblicato il Messaggio congiunto per la cura del creato.

Durante l’incontro è stato donata a Papa Francesco un’opera rappresentante il pianeta Terra, realizzata con materiali di scarto dall’artista Neri Frullini. All’udienza era presente anche don Joshtrom Kureethadam, coordinatore del settore “Ecologia e Creato” del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, che ha posto l’attenzione sull’importanza del promuovere la Piattaforma di Iniziative Laudato Si’ come strumento utile alla conversione ecologica.

Ricevere la benedizione di papa Francesco in tale contesto è stata per me un’emozione unica, un mandato ufficiale da accogliere nella mia vita e in quella dell’intero Movimento Laudato Si’, in una prospettiva che ci vede ormai avvicinarci alla fine del Tempo del Creato ed entrare nel mese missionario. Nel proseguire il nostro percorso è importante ricordare di non perdere la speranza e continuare a far sentire la propria voce, a “fare chiasso” come ci è stato chiesto da papa Francesco. La petizione cattolica “Pianeta sano, persone sane” che vi invitiamo ancora una volta a firmare e condividere, è un modo semplice e pacifico per chiedere ai potenti della Terra un radicale cambio di paradigma, per il bene delle generazioni presenti e future.