Chut Wutty è stato un eco-martire e difensore dei diritti umani in Cambogia che ha combattuto instancabilmente per proteggere le foreste, l’ambiente e le comunità che da loro dipendevano. La sua lotta per la giustizia ambientale lo ha portato in conflitto con potenti interessi politici ed economici, che alla fine gli sono costati la vita.
Era nato nella provincia di Koh Kong, in Cambogia, nel 1972. Fin da piccolo si era interessato alla natura e si era reso conto dell’importanza di proteggere le foreste per le generazioni future. Per tutta la vita ha lavorato come guida turistica nel Cardamom National Park, dove ha visto in prima persona il degrado ambientale che il suo paese stava subendo. Nel 2001 ha fondato l’organizzazione non governativa Environmental Watch Association (EWA), dedicata a indagare e denunciare il disboscamento illegale, l’estrazione mineraria e altri abusi ambientali in Cambogia.
Il lavoro di Chut Wutty lo aveva portato a confrontarsi con potenti interessi politici ed economici, inclusi politici locali e compagnie di disboscamento. Nel 2012, mentre indagava sul disboscamento illegale nella provincia di Koh Kong, Wutty è stato colpito e ucciso. Secondo quanto riferito era stato fermato dalla polizia mentre viaggiava in un veicolo con due giornalisti stranieri, e poi colpito da una guardia forestale.
La morte di Chut ha sconvolto la Cambogia e il resto del mondo ed è diventata un tragico esempio dei pericoli affrontati dai difensori dell’ambiente in molte parti del mondo. La sua morte ha anche suscitato indignazione internazionale e richieste di agire per proteggere i difensori dell’ambiente in tutto il mondo.
L’eredità di Chut continua a ispirare altri attivisti ambientali in Cambogia e in altre parti del mondo. Il suo lavoro ha contribuito a sensibilizzare sulle questioni ambientali e sui diritti delle comunità locali nel suo paese, e continua ad essere un esempio di coraggio e dedizione per coloro che lottano per la protezione dell’ambiente e dei diritti umani in tutto il mondo.
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