“Nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione. La grazia, che tende a manifestarsi in modo sensibile, raggiunge un’espressione meravigliosa quando Dio stesso, fatto uomo, arriva a farsi mangiare dalla sua creatura ”(LS 236).

Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo»” (Marco 14,22).

a cura del  Diacono Clayton Nickel

Cattedrale di San Matteo Apostolo (Washington, D.C., USA)

Và in qualsiasi supermercato e guarda il tuo carrello. Che tipo di cose, oggetti, cibo hai messo lì dentro?

Probabilmente vedrai due tipi di cibi: uno prodotto in serie che è facile da preparare, facile da gettare nel microonde o forse è necessaria anche meno preparazione. Può essere buono, ma non è eccezionale.

L’altro potrebbe essere  un alimento meno prodotto in serie rispetto al primo. Cibo artigianale per occasioni speciali; cibo da regalare a te stesso, alla tua famiglia o ai tuoi amici. Cibo con una storia.

Consideriamo ora il cibo della nostra celebrazione eucaristica. Il pane dell’altare ha il dubbio primato di essere il primo alimento al mondo prodotto in serie. Le centinaia di cialde, impilate in un ciborio per una consegna rapida, sono l’esatto contrario della pagnotta artigianale di un panificio locale che profuma di freschezza. L’Eucaristia non è cibo né prodotto in serie né artigianale.

L’Eucaristia è un mistero. È “un preparato per la messa”, ma è diverso da qualsiasi altro cibo.

Quando riceviamo l’Eucaristia, partecipiamo al sacramento per il quale diventiamo ciò che consumiamo, invece di consumare ciò che diventiamo.

Come afferma il Sacrosanctum Concilium, la celebrazione domenicale dell’Eucaristia è la fonte e il culmine della nostra fede. Ci avviciniamo alla mensa del Signore e usciamo trasformati da quella celebrazione, rinnovati nella nostra chiamata battesimale a seguire le orme di Gesù Cristo. È un momento di rinnovamento e di impegno.

Vorrei attirare la vostra attenzione sul paragrafo 236 della Laudato Si’ in cui Papa Francesco dice: ” È nell’Eucaristia che il creato trova la sua maggiore elevazione “.

Pensaci solo un minuto: è qualcosa che non riguarda solo la tua e la mia esperienza umana, anche se siamo certamente parte integrante del creato e parte di ciò che Dio ha inteso per la storia della salvezza.

Ma Papa Francesco ci ricorda che tutta la creazione si riunisce, si esalta, si eleva nella celebrazione dell’Eucaristia, nella celebrazione dei sacramenti della Chiesa.

Un secondo passaggio da questo paragrafo molto importante: “Il Signore, al culmine del mistero dell’Incarnazione, volle raggiungere la nostra intimità attraverso un frammento di materia. Non dall’alto, ma da dentro, affinché nel nostro stesso mondo potessimo incontrare Lui. Nell’Eucaristia è già realizzata la pienezza, ed è il centro vitale dell’universo, il centro traboccante di amore e di vita inesauribile. Unito al Figlio incarnato, presente nell’Eucaristia, tutto il cosmo rende grazie a Dio.In effetti l’Eucaristia è di per sé un atto di amore cosmico “.

Infine, poi, il Santo Padre conclude questo particolare brano sull’Eucaristia con questa frase: “Perciò l’Eucaristia è anche fonte di luce e di motivazione per le nostre preoccupazioni per l’ambiente, e ci orienta ad essere custodi di tutto il creato.”.

Miei cari fratelli e sorelle, nella festa del Corpus Domini, o in qualsiasi Messa, chiedetevi: “Quando guardiamo al sacramento benedetto, vediamo l’ostia come la nostra Terra, materiale e fragile? Ci sentiamo connessi? Vediamo una rete di creazione di cui facciamo parte e nella quale Dio ha scelto amorevolmente di entrare? “

Quando diciamo “amen” all’annuncio, “il corpo di Cristo”, riconosciamo che stiamo anche affermando la bontà del mondo che Dio ha creato liberamente e rinnovando la nostra responsabilità di prenderci cura di questo mondo, come già si prende cura di noi?

Quando consideriamo l’importanza del sabato, riconosciamo ciò che Papa Francesco proclama nella Laudato Si ‘(237), che “la domenica è il giorno della Risurrezione, il “primo giorno” della nuova creazione, la cui primizia è l’umanità risorta del Signore, garanzia della trasfigurazione finale di tutta la realtà creata. ”?

Che possiamo avvicinarci a Cristo Eucaristia con un rinnovato senso del significato ecologico del sacramento che condividiamo, del dono divino che riceviamo, della comunione a cui siamo chiamati a partecipare e del dovere che abbiamo come membri del corpo di Cristo verso “la cura della nostra casa comune “.

 

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Spunti per la riflessione:

  1. Pensa al modo in cui ti avvicini all’Eucaristia. La vedi come prodotto in serie, qualcosa che prendi abitualmente, o veramente come il corpo sacro di Gesù Cristo?
  2. Scrive Papa Francesco: “Perciò l’Eucaristia è anche fonte di luce e di motivazione per le nostre preoccupazioni per l’ambiente”. In che modo l’Eucaristia è fonte di luce per te e per i tuoi cari? Se non lo è già, come potrà esserlo ancora di più in futuro?

La precedente riflessione e i relativi spunti per la discussione sono stati adattati dall’Incontro Laudato Si’ di giugno. La risorsa spirituale viene preparata ogni mese per gli Animatori, i Circoli Laudato Si’ e i fedeli cattolici  che la vogliono utilizzare per avvicinarsi al nostro Creatore.

L’intera risorsa, e quelle precedenti, sono disponibili  qui. Hai un’idea per una futura risorsa o un blog? Scrivici.