di Tina Esposito, Animatrice Laudato Si’
Circolo Laudato Si’ Pomigliano d’Arco, Napoli
La Laudato si’! Le parole tuonanti di questa rivoluzionaria enciclica hanno risvegliato le coscienze di migliaia di persone, di cattolici e di laici nel mondo. Don Mimmo scrive, nella sua canzone “Si sta terra”, che se la Terra potesse parlare, urlando ci direbbe che non ha più forza di fermare la morte, che gli uomini senza coscienza stanno provocando!
Noi tutti sentivamo questo stesso grido straziante, quando ci siamo incontrati in parrocchia e abbiamo scelto l’esperienza del Circolo Laudato Si’, aderendo al Movimento Laudato Si’. Uniti in questo percorso, abbiamo vissuto un piccolo miracolo. Eravamo pochi all’inizio, alcuni avevano in comune solo la frequentazione della stessa chiesa, l’impegno civile in città, la conoscenza con don Mimmo e don Peppino, i nostri parroci.
I momenti vissuti negli ultimi mesi, dalla Settimana Laudato Si’ al Tempo del Creato, ci hanno unito, ci hanno cambiato, hanno arricchito le nostre vite. Ogni giorno condividiamo notizie, spunti, idee, proposte per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio, siamo convinti che lo stile di vita solidale con Madre Terra possa essere il principio della svolta, possa dare al nostro futuro una piccola speranza.
Don Mimmo partecipa al nostro Circolo con l’amore per tutti, con la gioia del parroco che sa di avere abbracciato la giusta via pastorale, sa che la catechesi ordinaria deve, sì, “deve” nutrirsi degli insegnamenti dell’enciclica di papa Francesco, perché la Chiesa, tutte le chiese debbono sentire la responsabilità di formare fedeli e comunità consapevoli che la fede è anche rispetto e cura per il Creato. La Madre Terra, creata da Dio prima dell’uomo, è generosa e come “mamma” ci perdona tutto, con pazienza aspetta che il figlio si ravveda, abbia più cura di lei e, intanto, continua a nutrirlo.
Don Mimmo scrive del lamento di questa madre, ma scrive pure che se potesse ascoltare la voce dei pochi che la amano, sarebbe felice, ritroverebbe la forza di resistere ancora un po’, giusto il tempo sufficiente perché tutti insieme riuscissimo a salvarla e a salvarci. Una serie di passaggi dell’enciclica lo hanno ispirato, mescolati alla vita reale, al cammino fatto insieme. Ci dice, come il papa, che c’è speranza: “Papa Francesco ci chiama a sviluppare una «amorevole consapevolezza» riguardo questa casa che condividiamo e ad agire in base ai valori che ci stanno a cuore”. (LS 220).
Le note di questa splendida canzone accarezzano i nostri pensieri, la melodia triste e dolce sembra cullare in un abbraccio la Terra, quella terra martoriata, come canta nel suo testo in napoletano, ispirato dall’esperienza di questi mesi del Movimento Laudato si’, ma soprattutto dalla volontà, dalla necessità di lasciare un segno, un messaggio immediato, quello strale di sapienza concentrata che solo gli artisti sanno lanciare, per colpire e scuotere le coscienze più addormentate.
Don Mimmo, questo sacerdote innamorato di Dio, come scrive in un’altra canzone, talmente puro nell’animo di credente e di pastore, è stato subito protagonista nei miei pensieri, quando ci siamo riuniti la prima volta nel Circolo… Mi sono detta: “Ecco, quest’uomo saprà leggere gli avvenimenti che vivremo insieme con la giusta chiave, ci darà la gioia di stare in comunione a pregare, la forza di non demoralizzarci, quando le nostre azioni non avranno l’auspicata partecipazione, ci sarà d’aiuto nella divulgazione del nostro operato, lui da esperto di comunicazione, ma soprattutto da poeta.
Questo meraviglioso essere umano guarda il mondo con la lente della bellezza. Lui sa che la bellezza è l’unica strada da percorrere, semplice, vitale, necessaria!