Si è appena concluso il Tempo del Creato in tutto il mondo, e Assisi come città che ha visto nascere l’espressione “Laudato si’ mi Signore” non poteva non vivere tutta questa grazia in maniera speciale. Vogliamo condividere il racconto di come la città del Poverello ha vissuto Tempo del Creato, perché è stato molto bello il processo che ha coinvolto tutte le realtà ecclesiali e quelle impegnate per la nostra casa comune, facendo sinergia nel solco della tradizione.

Una delle immagini più eloquenti che abbiamo usato in questi mesi per presentare questo tempo ecumenico è il gioco di squadra, sulla scia delle soddisfazioni calcistiche di questa estate. Quando un processo è un gioco di squadra, allora è veramente un piacere mobilitare le nostre realtà, e vedere i frutti di questo lavoro!

Abbiamo iniziato a preparare le varie attività a inizi luglio, riunendoci con la squadra sia nella Diocesi che al Sacro Convento. Occasioni di conoscenza, di racconto delle esperienze passate, di verifica, di sinergia. Molto importante pianificare per tempo, perché si ha la possibilità di valutare più soluzioni, di ascoltare suggerimenti, di cogliere la bellezza delle relazioni.

Il 1 settembre, come ormai da tradizione consolidata, è stato aperto questo mese con il “Sentiero di Francesco”, partendo dal Santuario della Spogliazione, luogo in cui Francesco rinunciò ai beni terreni, con la benedizione del padre vescovo Domenico, e accompagnando i pellegrini della Diocesi di Gubbio guidati dal vescovo Luciano. Quest’anno il percorso ha avuto una tappa speciale proprio con la Tenda di Abramo, allestita dal gruppo AGESCI di Assisi, sul prato della Basilica di San Francesco. L’iniziativa è stata accolta con gioia dalla fraternità dei frati minori conventuali del Sacro Convento e dalla Diocesi di Assisi. La tenda, segno dell’accoglienza abramitica, ha aiutato i pellegrini che si sono trovati in questi giorni nella città del Poverello a riflettere e pregare insieme sul tema “Una casa per tutti. Rinnovare l’oikos di Dio”. Accolti dal Custode del Sacro Convento padre Marco Moroni e dalla fraternità dei frati conventuali, abbiamo vissuto insieme un bellissimo momento di preghiera e condivisione fraterna. Durante tutta la giornata di apertura della tenda sono state raccolte le firme per la petizione “pianeta sano, persone sane”.

Il 3 settembre, al termine del cammino a Gubbio, l’Ufficio Regionale di Pastorale Sociale del Lavoro ha organizzato “Il Pianeta che speriamo: ambiente, lavoro e futuro”, l’evento regionale di Tempo del Creato, vissuto insieme ai giovani di Economy of Francesco, in preparazione alla 49 Settimana Sociale dei cattolici italiani. Molto bello e fonte di speranza vedere l’entusiasmo di questi giovani molto competenti, e la sinergia con le Diocesi e gli uffici, in un cammino comune.

L’11 e 12 settembre si è svolta l’Assemblea Diocesana, al termine della quale è stato consegnato il Piano Pastorale “Tessere relazioni: missione vangelo – famiglia” per il secondo anno della carità. Ci ha dato grande gioia vedere come le attività di Tempo del Creato, e più in generale quelle ispirate alla Laudato Si’, siano ormai inserite nel piano diocesano. Una dinamica che suggeriamo vivamente alle diocesi e ai Circoli che lavorano a stretto contatto con esse.

Dal 17 al 25 settembre, la tenda è rimasta aperta e visitabile dai pellegrini, e animata dai membri del Circolo Laudato Si’ di Assisi, dai francescani e dagli scout dell’AGESCI.

Nei primi tre giorni, la tenda ha accompagnato il “Cortile di Francesco” stupendo luogo di confronto organizzato dal Pontificio Consiglio per la Cultura, dal Sacro Convento di Assisi, dalla Conferenza Episcopale Umbra e da Oicos, come nuovo luogo ideale d’incontro per coloro che non credono e per coloro che si pongono delle domande riguardo alla propria fede. Tre giorni di incontri, conferenze e workshop con personalità della società civile, della cultura, della politica e dell’arte, sul tema della Speranza.

Sabato 18 settembre ci siamo uniti alle piazze di Economy of Francesco, con l’iniziativa “Le donne afgane esistono”. Durante tutta la mattina, sono stati distribuiti ai pellegrini dei braccialetti blu, come segno di vicinanza alle donne afgane in ricordo del colore del burqa al quale sono costrette dal regime talebano. Il gruppo di Economy of Francesco ha partecipato anche all’incontro “Le Nazioni Unite e l’Afghanistan”, con Chiara Cardoletti (UNHCR, rappresentante per Italia, Santa Sede e San Marino), Anna Riatti (UNICEF Italia), Laurence Hart (OIM, direttore coordinamento Mediterraneo).

Domenica 19 settembre il Circolo Laudato Si’ di Assisi ha partecipato alla festa del Cantico, suggestivo momento che celebra il ricordo di questa poesia di San Francesco a cui tutti siamo legati. Lo stesso giorno, la tenda ha ospitato l’evento “Liberati per amare” promosso dalla Pastorale Giovanile Diocesana di Assisi, attraverso momenti di preghiera e riflessione rivolti ai più giovani.

Venerdì 24 settembre la tenda è stata il punto di arrivo dello sciopero globale per il clima, a cui anche Assisi si è unita con diverse classi degli istituti superiori. Al termine del corteo, è stato ospitato l’incontro dal titolo “Crisi climatica, desertificazione e biodiversità” organizzata con Assisi Nature Council, WWF, LIPU, e dalle scuole del territorio, sul tema della biodiversità, che è stato trasmesso in diretta anche presso gli istituti scolastici. Un bellissimo momento di confronto e di cammino con questi giovani che chiedono da parte di tutti azioni concrete.

Sabato 25 settembre la tenda è stata smontata, portata in pellegrinaggio dagli scout presso lo stupendo contesto naturale del Santuario della Madonna dei tre fossi, dove la sera abbiamo vissuto una veglia alle stelle con i gruppi AGESCI, alla vigilia della preghiera ecumenica diocesana.

Domenica 26 settembre, giornata mondiale del migrante e del rifugiato, si è celebrata la preghiera ecumenica diocesana, sempre al Santuario della Madonna dei tre fossi. Tale preghiera, organizzata dall’Ufficio PSL, Ufficio Ecumenismo e Dialogo, Spirito di Assisi, insieme alle famiglie francescane, agli ordini religiosi della diocesi, ai gruppi AGESCI, al Circolo Laudato Si’ di Assisi, ha avuto una grande partecipazione di pubblico e ha visto il coinvolgimento diretto nella preghiera delle realtà ecumeniche della Diocesi (anglicani, copti, ortodossi), oltre alla partecipazione dei rifugiati accolti dai corridoi umanitari presso il territorio diocesano.

Il 29 settembre una scultura in legno di olivastro proveniente dall’isola dell’Asinara è stata collocata ad Assisi, presso la Cittadella della Pro Civitate Christiana, in occasione dei festeggiamenti di San Francesco, come omaggio dalla Sardegna nel segno della Laudato Si’. L’opera, realizzata in occasione del Giubileo del 2000 dall’artista sardo Enrico Mereu, è stata portata nella città del Poverello su iniziativa dei Circoli Laudato Si’ dell’Asinara e di Badesi, con la collaborazione della Regione Sardegna e del Circolo Laudato Si’ di Assisi. L’opera è stata visitata dal vescovo di Sassari mons. Gian Franco Saba, come segno del percorso svolto in questi mesi con le realtà della Sardegna.

Infine, il 4 ottobre, quasi a suggellare questo cammino insieme a Diocesi e francescani, proprio nella festa di San Francesco è stata inviata una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, firmata da Tomás Insua (Movimento Laudato Si’), Ivana Borsotto (FOCSIV), da mons. Domenico Sorrentino (Diocesi Assisi) e da padre Marco Moroni (Sacro Convento Assisi). In questa lettera, insieme a numerose rappresentanze e organizzazioni cattoliche della società civile e delle reti del Terzo Settore italiane in cammino con noi, abbiamo chiesto un forte impegno in vista dei prossimi appuntamenti mondiali.

La lettera aperta, inviata e consegnata, sollecita Mario Draghi ad essere incisivo, grazie al ruolo della Presidenza dell’Italia del G20 e come co-presidente di COP26 rivestito dall’Italia, di essere di esempio per gli altri membri come Paese in grado di “fare di più” a livello nazionale e internazionale, mettendo in pratica l’esortazione pronunciata, in occasione del Summit per la Giornata della Terra ad aprile scorso, da Papa Francesco “Abbiamo i mezzi. È il momento di agire”.

Un intero mese all’ombra della tenda di Abramo, un modo molto bello per coinvolgere le diverse realtà locali, e non solo, attraverso la preghiera, l’impegno, la riflessione, arrivando a tanti soggetti differenti, variando i linguaggi e l’offerta. Perché la nostra casa è comune, è di tutti, è fragile come una tenda, e richiede da tutti noi attenzione, amore e rispetto.