Di Maria Antonietta Manna, Animatrice Laudato Si’ del team di eco spiritualità Italia, Civita (CS)

Il periodo natalizio da poco concluso ci ha offerto tante condivisioni con iniziative attente al nostro pianeta, che ci aiutano a riscoprire, dentro le nostre tradizioni, il significato più profondo di questa festa così bella. “Un Natale diverso: insieme siamo risorsa” è il titolo e il messaggio profondo dell’iniziativa natalizia della comunità di Civita (CS), in Calabria, proposta e realizzata dalle Animatrici Laudato Si’ Daniela e Maria Antonietta Manna.

Un “laboratorio diffuso di comunità” della durata di due mesi condotto in collaborazione con l’educatrice Francesca Miceli, che ha coinvolto bambini, giovani e genitori nella realizzazione di oltre 300 decorazioni derivate dalla trasformazione del materiale di scarto delle famiglie e delle attività commerciali: lattine, tappi, bottiglie di plastica, vasetti di yoghurt, contenitori usa e getta, spugne, ecc., riciclati in modo creativo e apposte dai cittadini stessi sull’albero collocato nella piazza del piccolo borgo. Un albero che avrebbe dovuto essere abbattuto già da qualche mese che, in questo periodo segnato da crisi sanitarie e ambientali, in una società nella quale il “diverso”, il non convenzionale, non è totalmente accettato, ma ancora considerato brutto e deludente, diventa “vita” e speranza proprio in attesa della venuta di Gesù, Salvatore del mondo.

“L’albero di Natale evoca la rinascita, il dono di Dio che si unisce all’uomo per sempre, che ci regala la sua vita…” ha twittato papa Francesco in questi giorni di festa.

L’albero della comunità civitese è “DIVERSO” e anch’esso evoca la rinascita. Un albero di scarto decorato con altri scarti, un “diverso”, una risorsa che diventa BELLEZZA! La bellezza nel riattivarsi come comunità, coinvolgere tutti, famiglie, scuole, parrocchia, associazioni culturali e di volontariato, centri di accoglienza, esercizi commerciali, strutture ricettive per “fare qualcosa insieme”. Bellezza nel vedere menti che si attivano, mani che operano, occhi che guardano e si guardano.

Bellezza nell’addobbare toccare con mano una rete di contatti e relazioni che hanno ripreso vita in attesa del Natale, ”festa della famiglia per eccellenza”. Bellezza nel vedere che insieme si può fare tanto, che insieme si è una famiglia, e la famiglia è la culla dell’armonia, del calore e della “festa”. E’ lì, in famiglia, che si cresce, si viene educati, si creano rapporti fra le altre persone e si impara a “vivere” e condividere storie, emozioni e desideri. La bellezza del sorridere, del trascorrere del tempo insieme, di gioire e commuoversi.

Quattro giorni di allestimento e un via vai di giovani, adulti e anziani, abbracciati dalla spensieratezza, dall’entusiasmo e dalla serietà nell’impegno dei bambini e dei ragazzi, tutti desiderosi di addobbare il “loro” albero con le “loro” decorazioni il più in fretta possibile, perché pronti a dare un tocco magico al momento attraverso i canti e le poesie di Natale!

“Le luci dell’abete richiamano quella di Gesù, la luce dell’amore che continua a risplendere nelle notti del mondo” (tweet papa Francesco).

Un albero “DIVERSO” che ci mostra quanto spreco, ahimé, riusciamo a produrre, quanta poca cura abbiamo per la nostra casa comune e poco amore verso il nostro Creatore, quanto il tran tran quotidiano ci renda protagonisti di un consumismo sfrenato dal quale consegue superficialità, insensibilità e, talvolta, indifferenza verso i soggetti più vulnerabili.

E’ un albero che, illuminato nelle notti buie, ci mostra e ci insegna che, in realtà, non abbiamo necessità di null’altro, se non di ritrovare e far riemergere i buoni propositi, i buoni sentimenti e i nostri valori più autentici!