Sabato 15 gennaio 2022 ricorre il nostro settimo anniversario come movimento e vorrei cogliere l’occasione per riflettere su quella che è stata un’occasione importante lo scorso anno, quando il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima è diventato Movimento Laudato Si’.

Nella dichiarazione e nelle testimonianze sono state menzionate molte ragioni per spiegare perché i nostri membri hanno riconosciuto che Movimento Laudato Si’ fosse il nome più appropriato.

La Laudato Si’ ha ispirato la fondazione del movimento nel 2015, pochi mesi prima della pubblicazione dell’enciclica (e del suo titolo). Laudato Si’ ha continuato ad essere la pietra miliare delle nostre iniziative chiave (Animatori LS, Settimana LS, Circoli LS, ecc).

I membri hanno menzionato come il nostro lavoro fosse molto più ampio del clima, poiché siamo sempre stati guidati dall’approccio più olistico della Laudato Si di “cura della nostra casa comune”, con la “conversione ecologica” e l’ecologia integrale al centro. Le persone hanno anche condiviso come Laudato si’ sia molto più di un’enciclica, poiché in definitiva riguarda la visione francescana del mondo di comunione con tutto il creato, che è la fonte di tutto ciò che facciamo. E così via.

Infatti, durante i tanti dialoghi e le consultazioni del processo di discernimento sinodale, è stato importante vedere così tanto consenso su quei punti, che hanno portato il movimento a muoversi verso Movimento Laudato Si’ come suo nuovo nome. Indipendentemente dal tipo di appartenenza – organizzazioni membro o membri di base come Animatori LS – o regioni, i partecipanti hanno potuto discernere  in preghiera che LSM fosse il nome che meglio ci rappresentasse.

GUARDA: L’annuncio del nuovo nome

Ma c’era un punto chiave sul nome MLS che nessuno ha menzionato. Un attributo chiave del nuovo nome che nessuno di noi ha notato. Una caratteristica chiave che, adesso, ritengo sia la migliore ragione possibile per adottare questo bellissimo nome.

Vale a dire, che l’espressione stessa “Movimento Laudato Si'” è una meravigliosa incarnazione del “Paradosso Contempl-Azione” (noto anche come Paradosso Slow-Fast) che ci caratterizza, un paradosso che è stato fonte di riflessione per anni. Le parole “Movimento Laudato Si'”, affiancate, sono un invito a impegnarsi sia nella “contemplazione” orante del Creato di Dio che nell'”azione” coraggiosa per la Creazione di Dio.

Chi ci ha aiutato a capire questo sono stati i nostri buoni amici il Cardinale Michael Czerny, un sostenitore chiave della Laudato Si’ in Vaticano e oltre, e Ray Kancharla, un animatore Laudato Si’ dall’India.

Durante l’evento celebrativo per annunciare il nuovo nome, “Cardenalito” Czerny ha condiviso alcune meravigliose riflessioni che fanno luce sull’enorme simbolismo di questo nome. Ha esordito dicendo:

“La parola ‘movimento’ è molto importante… stiamo cercando di ‘muoverci’, stiamo cercando di migliorare. A dire il vero, stiamo cercando di sopravvivere”.

Questo è qualcosa di cui eravamo ben consapevoli. Infatti, nella nostra  dichiarazione che annuncia il nome, abbiamo scritto qualcosa di simile: “La parola ‘movimento’ non significa solo un gruppo di persone, ma connota anche l’azione; un gruppo di persone che si ‘muove’”. Siamo tutti incentrati sull’azione. Un’ azione audace.

Poi è arrivata una bella aggiunta da parte  del cardinale Czerny, a cui non avevamo pensato:

“Questo nome è una preghiera… Quando diamo un nome al movimento ora, ogni volta che lo diamo, diciamo una preghiera. Laudato Si’. Sia lodato il Creatore”.

Che realizzazione strabiliante. Il nome stesso è una preghiera! Una preghiera di lode, che sgorga dalla contemplazione della bellezza della creazione di Dio, come fece san Francesco. Un’intuizione così profonda.

E subito dopo è arrivata la ciliegina sulla torta. È stato pubblicato un commento sul live streaming che recitava: 

“​Il Movimento Laudato Si’ è sia PREGHIERA che AZIONE.” 

Questo breve commento di Ray Kancharla, animatore della Laudato Si’ molto impegnato della diocesi di Vijayawada in India, ha riassunto le intuizioni del cardinale Czerny con notevole chiarezza. Preghiera e azione. Contemplazione e azione. Insieme.

In altre parole:

  • LS = Contemplazione
  • M = Azione
  • LSM = Contempl-Azione

Dopo tanti anni di riflessione sul paradosso Contempl-Azione, abbiamo finito per adottare un nome che racchiude e abbraccia proprio quel paradosso. Senza che ce ne rendessimo conto. L’ennesima bella sorpresa di questo processo di discernimento sinodale, e l’ennesima ragione per raddoppiare il nostro impegno per la Contempl-Azione.

Con questo nuovo nome siamo chiamati a fondere – ancora più intenzionalmente – la “contemplazione” orante del Creato di Dio con l’“azione” profetica per la Creazione di Dio. È un paradosso, perché la contemplazione richiede di rallentare e l’azione richiede di accelerare. Contemporaneamente.

Da un lato, “dobbiamo rallentare ”(LS 114) per rompere con la frenetica “rapidizzazione” (LS 18) e il consumismo distruttivo che permea la vita contemporanea. Solo allora potremo notare la sacralità del Creato e praticare una “spiritualità ecologica” contemplativa (LS 216), quell’abitudine di pregare con la natura, che è al centro della “conversione ecologica” di cui tanto ha bisogno.

Solo allora si potrà emulare San Francesco nel cantare “Laudato Si’ mi Signore” – “Lode a te mio Signore” – come risposta spontanea alla magnifica bellezza del Creato di Dio. Dai momenti di preghiera all’aperto durante il Tempo del Creato fino alle pratiche di eco-spiritualità come la Coroncina Laudato Si’, c’è molto che possiamo fare per riconnetterci con il  Creato e lodare il nostro Creatore comune.

D’altra parte, ed ecco il paradosso, dobbiamo guidare “ciò che facciamo  ora” (LS 161), sempre più velocemente. La nostra casa è in fiamme e il fuoco diventa sempre più grande. Ci stiamo muovendo troppo lentamente, come Chiesa e come famiglia umana, e il fuoco sta andando fuori controllo.

Ci stiamo avvicinando rapidamente a vari punti di svolta, se non li abbiamo già superati, che ci richiedono di fare di più e di fare meglio. A partire dagli sforzi di advocacy, come la campagna di  disinvestimento dai combustibili fossili, a ulteriori azioni ambiziose all’interno della Chiesa attraverso la Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, tutti noi dobbiamo fare di più adesso. Il fatto che abbiamo annunciato il nostro nuovo nome l’anno scorso in occasione del Giorno del Debito Ecologico è stato un ricordo altamente simbolico dell’urgenza della crisi planetaria che dobbiamo affrontare.

Quindi, in poche parole, il nostro nuovo nome ci invita ad abbracciare la Contempl-Azione. Entrambe le cose vanno di pari passo, completandosi a vicenda, allo stesso modo dell’inspirazione-espirazione per il respiro e del silenzio-suono per la musica. Il nostro nuovo nome ci richiede di essere “Contempl – Attivisti”.

Grazie, Cardinale Michael e Ray, per questa preziosa intuizione. Un regalo davvero prezioso per la famiglia LSM. Laudato Si’!