“Esperienza indimenticabile: parco stupendo, la messa e le meditazioni sono state un’immersione nella natura e nella Scrittura, ambiente internazionale in cui erano rappresentati tutti i continenti. La cattedrale del creato. Il segno che porterò nel cuore: il tiglio gigantesco cattedrale della natura” (Ida Russo, Taranto)

Con le parole degli studenti del Joint Diploma in Ecologia Integrale, che hanno partecipato al Ritiro Laudato Si’ organizzato durante la Settimana Laudato Si’, condividiamo la nascita di questo bellissimo percorso di ecospiritualità nel cuore di Roma. Nato dall’esperienza dei Circuit di Assisi e dal cammino di ecospiritualità di questi anni, ha visto nel dialogo e nel carisma delle Suore della carità di Santa Giovanna Antida Thouret una stupenda opportunità per fiorire nel cuore della città di Roma, in un contesto di grande bellezza arricchita dal servizio che l’ordine presta per i poveri nel mondo.

“Laudato Si’, per l’oasi di pace e bellezza nel cuore di Roma. La Messa nella Cattedrale del Creato resta l’esperienza più forte, con la contemplazione e le testimonianze delle sorelle della carità. L’altare cosmico ricavato dal tronco d’albero d’ulivo le cui radici sono rivolte, come le nostre mani, verso il cielo, offrendo a Dio il mondo intero. Le tre parole del ritiro: missione, comunità e unità, stanno accompagnando ogni giorno le mie riflessioni sull’ecologia integrale, per rispondere: Sì! Eccomi!” (Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas, Roma)

Il Ritiro si è svolto secondo lo schema predisposto dal Movimento Laudato Si’ anche per i Ritiri on line, introdotto dalla Messa Laudato Si’ presieduta da padre Joshtrom Kureethadam (coordinatore del settore di “Ecologia e Creato” del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale del Vaticano) e accompagnato nei momenti di “Canto del creato”, “Grido del creato” e “Chiamata all’azione” da Antonio Caschetto (coordinatore dei programmi italiani e di ecospiritualità del Movimento Laudato Si’) e da suor Mirna Farah e suor Maria Rita Siboni (Suore della carità di Santa Giovanna Antida Thouret), con il contributo attivo dei partecipanti in vari momenti lungo la giornata, in particolare durante la Coroncina Laudato Si’.

“Una bella esperienza di condivisione e cammino, di crescita spirituale, dove si è ulteriormente affermata l’importanza della cura, del prendersi cura, a partire dagli spazi che viviamo, come fanno molto bene le Sorelle che ci hanno accolto. Un giardino-parco immerso nel verde che ha favorito la contemplazione del Creato, la concentrazione e meditazione sulle riflessioni in cui i docenti-relatori ci hanno guidato. Una esperienza che si potrebbe anche provare ad estendere alla coppia e/o famiglia, sul solco del “camminare assieme”, condividere… fare rete” (Enrico Gennari, Pesaro).

La casa delle Suore della Carità ai piedi dell’Aventino fu acquistata nel 1860. Il fiume Tevere riversava i cadaveri e il resto degli animali malati sul viale del convento. Il quartiere, popolato da gente povera, pullulava di bambini. Ben presto le Suore della Carità aprirono un asilo e un dispensario per servire i malati, educare i giovani e nutrire i poveri con la frutta e la verdura dell’orto. 

Il mondo di oggi ha bisogno di profeti ecologici. Dio ascolta il grido della terra e vede ogni tipo di ingiustizia e di sfruttamento eccessivo inflitto al pianeta. Come ai tempi di Mosè, a Santa Maria in Cosmedin c’è un roveto che arde senza bruciare; gli studenti del Joint Diploma si sono avvicinati sciogliendo i lacci dei loro pregiudizi. In un dialogo silenzioso, abbiamo riflettuto sulle sofferenze e le ferite della Madre Terra e contemplato il desiderio di Dio di salvare la sua creazione. “E ora vai”! Questo l’invito raccolto dagli studenti. Andate a riparare la mia casa, andate a preparare la via del Signore e chiedete una conversione ecologica!

“ASCOLTO e CONDIVISIONE – E’ stata un’esperienza bella e coinvolgente, che ha favorito il confronto con gli altri e con se stessi e l’intima apertura al soffio dello Spirito. La cura, l’attenzione ed il coinvolgimento personale di chi ha organizzato e gestito la giornata sono stati una concreta testimonianza del cammino di conversione a cui siamo tutti chiamati” (Antonio Fiore, Roma).

Un percorso che può essere riproposto, per tutti coloro che desiderano immergersi per qualche ora in una esperienza di ascolto del creato, imparando a leggere il libro delle opere di Dio con una attenzione speciale al grido della terra e dei poveri. Un percorso che si può svolgere in due ore, in quattro o in tutta la giornata, secondo le esigenze di tempo, da gruppi parrocchiali, famiglie, giovani, religiosi. Può essere anche una esperienza di approfondimento di fede nella vita liturgica della chiesa, per sacerdoti o religiosi.

“Sono sacerdote salesiano e vi posso assicurare che un ritiro di questo genere, è stato il primo per me, e certamente indimenticabile. Il momento di silenzio, in contatto con la natura, mi ha aiutato di più a sviluppare il mio amore per la natura, per il Creato. Quindi, con poche parole, nel silenzio, si può facilmente entrare in contatto con Dio attraverso le sue creature che ci parlano soltanto quando siamo disponibili ad ascoltare il loro messaggio” (don Martin Cléophas Kambalenga).

Se desiderate vivere un momento di grazia nel cuore di Roma, potete contattare la casa generalizia delle Suore della carità di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma al seguente contatto mail ([email protected]). Per ulteriori approfondimenti sul Ritiro Laudato Si’, per prepararsi al cammino sulle orme del Cantico delle Creature di San Francesco e sull’Enciclica Laudato Si’, si suggerisce la lettura del libro “Vivi Laudato Si”.

“La giornata di Ritiro per Laboratorio del Joint Diploma in Ecologia Integrale ha avuto diversi momenti toccanti. In particolare la celebrazione della liturgia cosmica quando Padre Joshtrom ha invitato i presenti a contemplare il Creato per trovare un segno della presenza di Dio nel grande libro della Creazione. Questo momento ha permesso una vera compenetrazione del reale nello sguardo divino. Da lì tutto è stato confermato nello sguardo e dalla prospettiva divina. La consegna finale del mattone, dopo la meditazione sulle lacrime del creato e il silenzio davanti al tabernacolo, rielaborato come motivazione per una scelta d’azione mi ha permesso di verbalizzare e rendere presente un cambiamento effettivo. Tali esperienze sono legate alla presenza dello Spirito e contribuiscono a fissare e vivificare concretamente orientamenti e propositi con autenticità. La presenza e l’incontro di voci diverse e molteplici ha sicuramente arricchito il cammino. Grazie per l’entusiasmo che ci ha riempito i cuori” (Ilenia Zuccotto, Ospedaletto Euganeo – PD).

Leggete le storie di altre Sorelle della Carità e amici che stanno facendo la differenza: 

Unisciti a Suor SaïdéSuor NarguisArnaldo e altri Amici delle Suore della Carità durante il Tempo del Creato