Cosa direbbe un giovane del 1946 ad un ragazzo che, alla vigilia delle elezioni politiche italiane, si accinge a votare per la prima volta? 

Dalla storia passata, la generazione del 2022, ha ancora tanto da imparare! A ricordarlo  è il Movimento Laudato Sì che, in occasione dell’incontro mensile degli Animatori e dei Circoli Laudato Sì, ha lanciato la mobilitazione ASCOLTA LA VOCE DEL CREATO #chiamatiallaresponsabilità nel cui Appello si legge: «Siamo chiamati ad interrogarci sul delicato momento storico che stiamo vivendo. Oggi la nostra casa comune ha bisogno della “responsabilità condivisa” dell’intera famiglia umana come avvenne nel 1946 quando, post Seconda Guerra Mondiale, gli italiani furono chiamati a votare per la Costituente. Il voto rappresenta un momento di partecipazione in cui decidere, di fronte alle sfide attuali, in quale direzione vogliamo costruire il futuro delle prossime generazioni>>.

Questo è  il momento favorevole per assumerci la responsabilità di cittadini attivi e recuperare il valore del voto come dono ricevuto da chi ha offerto la propria vita per la nostra democrazia.  

Anche un “giovane Antico” ha lanciato il suo appello. Classe 1926, nonno Alcide ancora oggi si impegna a raccontare la storia dei suoi temi ai giovani di oggi. In un periodo storico caratterizzato da carestie, fame, pestilenze, bombardamenti aerei, cannoneggiamenti, mitragliamenti, rastrellamenti, distruzione di case, di villaggi e di intere città, feroci stragi di persone, perpetrate dalle truppe nazifasciste, Alcide, come tanti giovani del suo tempo ha vissuto la guerra a ridosso del fronte di combattimento (Linea Gotica) e si è impegnato, in prima persona, per cambiare il paese. 

<<La mia generazione dovette porre mano alla ricostruzione dell’Italia sia dal punto di vista materiale sia dal punto di vista morale e spirituale>> Scrive Alcide ai giovani di oggi che, stanno vivendo e subendo la pandemia, una terza guerra mondiale a pezzi e disastri climatici: << ( all’epoca n.d.r.) Veniva chiesto al Paese uno sforzo immane, al limite dell’impossibile, se non avessimo coltivato la speranza in un futuro migliore! Occorreva altresì risolvere i numerosi problemi di carattere socio-economico delle famiglie: altra questione impellente e grave che, se fosse stata trascurata, sarebbe potuta sfociare in una dirompente rivolta popolare. Eppure, sotto la guida di una classe politica capace e lungimirante, in unità d’intenti e d’azione (si pensi alla Carta Costituzionale che venne legiferata) l’Italia fu ricostruita. Così, grazie anche alle geniali capacità degli italiani, il Paese si avviò con decisione verso una rinascita culturale, sociale e operativa, che, negli anni ’50 del secolo scorso, culminò nel cosiddetto “boom economico”!.  Anche la vostra generazione, al pari della mia, deve guardare al futuro dell’Umanità con speranza e determinazione, nella convinzione che la Divina Provvidenza non vi lascerà soli a combattere la terribile sfida che vi attende.Come a noi fu affidata la ricostruzione dell’Italia, a voi è stata affidata la ricostruzione di un “mondo nuovo”, perché, cari giovani, il mondo non sarà più come lo conoscevate! 

Come noi dopo la II Guerra Mondiale, anche voi dovrete imparare a non trincerarvi dietro una cortina d’isolamento. Dovrete aprirvi agli altri per costruire un mondo migliore da lasciare in eredità alle generazioni future! Perciò, vi invito ad essere lungimiranti, a non commettete gli errori del passato prossimo, evitando di vivere alla giornata e facendo progetti sociali a lungo termine.

Come fare? … mi chiederete! Sicuramente non sarà facile, come non lo è stato per noi giovani del ’45. Inoltre, ogni ciclo storico ha i propri strumenti da mettere in campo per risollevare le situazioni! Quello che però vi consiglio è di riscoprire i vostri talenti e di metterli al servizio del prossimo, perché è solo così che potrete essere certi di aver fatto la vostra parte!>>. 

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Prendendola alla lontana, anche lo storico nonché Professore Universitario, Tiziano Torresi, ci ricorda l’importanza di ripercorrere l’epoca passata perchè, come nel 1946, anche oggi la nostra casa comune, necessita della responsabilità condivisa dell’intera famiglia umana e di una partecipazione responsabile per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. 

Il Prof Torresi ha ripercorso l’impegno dei cattolici in politica, che, anche oggi deve essere da stimolo perchè, come scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, 1° settembre, non possiamo rimanere indifferenti a “queste grida amare, dobbiamo pentirci e modificare gli stili di vita e i sistemi dannosi”.

<<I cattolici sono stati in grado, in quella fase storica,  di essere uomini e donne di relazioni, di mettersi in dialogo con tutti e capire che per costruire l’Italia era indispensabile porsi a confronto con altre culture ed orientamenti senza imporre il proprio giudizio ma, per usare un’immagine evangelica, essere lievito nella pasta. Se dunque è vero che come credenti siamo chiamati ad essere credibili per rendere la nostra fede luminosa agli occhi del mondo – ha aggiunto il prof. Torresi – questo vale altrettanto per il nostro impegno di cittadini responsabili; quindi questa chiamata alla responsabilità oggi più che mai è importante per rendere giustizia a quell’amore e a quella libertà sociale che ci hanno consegnato le precedenti generazioni. >>

La chiamata alla responsabilità arriva anche con l’accorato appello di Cecilia Dall’Oglio, Responsabile programmi in Italia e Direttrice Associata programmi europei del Movimento Laudato Si,’  che dopo il racconto di suo padre partigiano, giovane del ‘46, “ All’alba dell’esecuzione”, ha ricordato che:  “In questo Tempo del Creato portate il vostro fuoco, diffondete l’Appello, convincete a votare e fate capire quanto importante sia andare verso la direzione giusta per le future generazioni! Votate informati; votate con il cuore, perché l’urna elettorale, da noi raffigurata come un contenitore “fragile”, rappresenta i nostri fratelli e sorelle che hanno perso la vita, muoiono e soffrono insieme a tutto il Creato. Portate questo appello ora a chi ha perso questa fiducia nel “contare” per rispondere insieme alla voce del creato! Non possiamo liberare il mondo dalla pandemia, dalle guerre e dal saccheggio, ma, sicuramente, possiamo fare la nostra parte! Che quando i nostri nipoti tra 30 anni guarderanno indietro a questo momento siano fieri di noi come noi oggi siamo grati ai giovani del ’46 per aver offerto la loro vita per lasciarci il dono del voto e per la responsabilità condivisa nel gettare le fondamenta nella costituente. Certamente non possiamo fare tutto, liberare il mondo dalla pandemie, dalle guerre, dal saccheggio del creato e dalle conseguenze sui più fragili,  ma possiamo fare la nostra parte!!! Oggi davanti alla distruzione in Ucraina, in Mozambico, ai fratelli siriani che scappano dalle rovine di 11 anni di guerra arrivati morti a Pozzallo, come ha denunciato padre Camillo Ripamonti del Centro Astalli dei gesuiti a Roma oggi – si, perché la guerra è solo distruzione – non vogliamo costruire un mondo diverso?

Ascolta la Voce del Creato: Chiamati alla responsabilità | Diffondi l’apello alla mobilitazione
Leggi qui le parole del Cardinal Matteo Zuppi, Presidente CEI
Per saperne di più sulla tavola rotonda del 12 settembre scorso