Arcivescovo ucraino sul rischio nucleare (fonte: YouTube, Catholic News Service)

Il raid e l’appropriazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia da parte delle forze russe potrebbero portare a un disastro ecologico 10 volte peggiore del disastro nucleare di Chernobyl, ha affermato l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk di Kyiv-Halych (Ucraina).

In un  video messagggio diffuso di recente, il capo della Chiesa cattolica ucraina ha affermato che l’attacco dovrebbe essere motivo di preoccupazione per il mondo, in particolare per coloro “che hanno a cuore l’ambiente, coloro che hanno a cuore la consapevolezza ecologica dell’umanità”.

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Ha esortato a fare di tutto per fermare questa guerra, dichiarando: «Questa non sta diventando solo una catastrofe umanitaria davanti ai nostri occhi. È un attacco irreversibile al creato di Dio che per decenni, per secoli, sarà impossibile da correggere. “

Guarda il potente messaggio dell’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk

I cattolici di tutta Europa si uniscono all’arcivescovo Shevchuk in preghiera per la pace ed esprimono il loro continuo sostegno in unione con il popolo ucraino.

Nel discorso dell’Angelus di domenica, papa Francesco ha annunciato che due funzionari vaticani – il cardinale polacco Konrad Krajewski e il Cardinale canadese Michael Czerny – sarebbero stati inviati come inviati papali per la crisi ucraina. “La Santa Sede è disposta a fare di tutto per mettersi al servizio della pace”, ha detto Papa Francesco, lamentandosi che “in Ucraina scorrono fiumi di sangue e lacrime”.

Condividendo i sentimenti di angoscia e preoccupazione di papa Francesco, il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea, ha anche espresso i suoi  sentimenti: “Sono profondamente preoccupato per l’escalation delle azioni militari della Federazione Russa in Ucraina, aprendo lo scenario allarmante di un conflitto armato che causa orribili sofferenze umane, morte e distruzione. Oggi, la pace in tutto il continente europeo e oltre si trova ad affrontare una seria minaccia”.

Anche il cardinale Charles Maung Bo (Myanmar) ha espresso la sua preoccupazione: “Lo scenario da incubo di un olocausto nucleare,mondale sta diventando spaventosamente una possibilità”, ha affermato in una dichiarazione.

“I massicci attacchi all’Ucraina e l’imminente minaccia dell’uso di armi di distruzione di massa hanno portato il mondo sulla soglia dell’auto-annientamento. Le scene strazianti degli attacchi in Ucraina hanno scioccato il mondo. Questo deve finire”.

Anche Il Movimento Laudato Si’ si è  unito a Papa Francesco e alla Chiesa cattolica mondiale in preghiera per una soluzione pacifica e rapida all’invasione russa dell’Ucraina e ospiterà un evento il 9 marzo per pregare per la pace in Ucraina e riflettere sul rapporto tra combustibili fossili e guerra Dare un’opportunità alla pace.

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