Ti piace il caffè? Allora questo è il tempo di lavorare contro la crisi climatica.
In un nuovo studio pubblicato recentemente su Plos One, gli scienziati hanno notizie più terrificanti per tutti noi amanti del caffè: l’aumento delle temperature in tutto il mondo si tradurrà probabilmente in un minor numero di regioni di coltivazione adatte per il caffè.
“I principali paesi produttori di caffè presi sotto esame (Brasile, Vietnam, Indonesia, Colombia) sono tutti gravemente colpiti dai cambiamenti climatici con un forte calo delle aree idonee e un aumento delle aree non idonee entro il 2050”, scrivono i ricercatori.
Alcuni paesi e i loro agricoltori potrebbero essere colpiti più duramente di altri. In un futuro scenario, il Brasile potrebbe perdere quasi l’80% delle sue migliori aree di coltivazione del caffè.
La ricerca si è basata su tre diversi scenari climatici, utilizzando le proiezioni del Gruppo Intergovernativo delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici di un riscaldamento compreso tra 1,2 gradi e 3,0 gradi (Celsius) entro il 2050 ed ha esaminato il caffè arabica, che, secondo l’Organizzazione Internazionale del Caffè, rappresenta circa il 60% del raccolto mondiale di caffè.
Lo studio ha anche investigato il futuro delle colture di avocado e anacardi, ma ha osservato che “il caffè è più suscettibile alle alte temperature”.
“Queste colture hanno una durata di diversi decenni e quindi la pianificazione agricola a lungo termine, considerando gli impatti previsti del cambiamento climatico, è particolarmente importante”, continuano i ricercatori.
È l’ultimo studio a mostrare come il caffè, tra le altre colture, sarà influenzato dalla crisi climatica, che, secondo gli scienziati, è principalmente causata dalle emissioni di gas serra dei combustibili fossili, come gas, petrolio e carbone.
E’ stato anche evidenziato come il caffè e altre colture “contribuiscano in modo sostanziale al sostentamento dei piccoli agricoltori di tutto il mondo”.
Nella Laudato Si’, papa Francesco lamenta come l’aggravarsi dell’emergenza climatica e la crisi della biodiversità colpiscano maggiormente i più poveri: “Vorrei osservare che spesso non si ha chiara consapevolezza dei problemi che colpiscono particolarmente gli esclusi: ‘Sia l’esperienza quotidiana che la ricerca scientifica mostrano che gli effetti più gravi di tutti gli attacchi all’ambiente sono subiti dai più poveri'”.
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